mercoledì, marzo 17, 2010

Il realismo






Qualcuno diceva che ognuno di noi è un'isola.
Mi piace pensare che, da un certo punto di vista sia così.
Mi piace crederlo.
Che ognuno abbia qualcosa di conosciuto e disponibile solo per se stesso. La propria coscienza, l'insieme delle proprie sensibilità.
Qualcosa che poi si configura, verso l'esterno, prende forma nel relazionarsi con la realtà.
E la forma che prende è conseguenza delle nostre intime frustrazioni, della nostra voglia.
Il realismo.
L'alienazione che ci contraddistingue.
A livelli.
L'uno dall'altro.
Vedo le persone che conosco e le categorizzo per la loro capacità di affrontare la realtà.

C'è Ergo, che ha la voglia di essere uno che ha la voglia di essere realistico, ma che non ce la fa e si rifugia nei propri demoni e nell'assolutismo del suo rigore, morale, categorico, impellente e tramite esso sfugge a quella realtà che cerca di abbracciare.
C'è Thesp che con la realtà balla, danza e canta. Ne assapora giusto un poco, quella che sa gestire alla perfezione, tutto il resto non esiste, lo inghiotte nella sua geniale libido.
C'è Hazey che si barcamena tra sostenibile, poetico ed egoistico.
C'è Razzi che sceglie sempre il grado di realtà più concreto, più tangibile, che ora che ha compagni di bevute, persone vere, più del virtuale non ha bisogno, e di noi sente l'eco di una mancanza, credo.
C'è Byfluss, coi piedi per terra eppure disconnesso.
Papero, aggressivo per non essere passivo.
C'è Montag, imprigionato tra sforzo e desiderio, tra senso e sensibilità, tra imperativo morale e imperativo sociale.

E poi ci sono io, che condivido con tutte, credo, queste persone quel dolore scomodo e spigoloso di dover fare i conti con la realtà. A volte il più realista, a volte il più isolato, a volte con il cervello a pezzi e sparso per la stanza come solo poche persone mi hanno visto. In fuga. In testa. Al volante. In balia.
A volte stanco.

Ecco, oggi sono proprio stanco.

2 commenti:

byfluss ha detto...

Se eri stanco, potevi risparmiarti questo post.

Papero ha detto...

La mia definizione non mi piace.