venerdì, dicembre 31, 2010

Parla, cozza

Oggi ho comprato un libro, il numero 565 della Biblioteca Adelphi. Domani mi aspetta un lungo viaggio e ho pensato che mi sarà d’aiuto nel tentativo di ignorare la voglia di accendermi una sigaretta mentre attraverso l’Italia in otto lunghe ore, dal sud al nord. Il libro è di Nabokov, si intitola “Parla, ricordo” e ho letto l’incipit, che fa così: “La culla dondola sopra un abisso e il buonsenso ci dice che la nostra esistenza è solo un breve spiraglio di luce tra due eternità fatte di tenebra.”
Nulla di nuovo. In fondo queste parole le avrebbe benissimo potute pronunciare Montag in una giornata felice, e qualcuno le avrebbe poi metodicamente appuntate su un post-it rosa. Sarei curiosa di sapere cosa c’è oltre il buonsenso cui accenna Nabokov, perché il dondolio non me la conta giusta.
Oggi finisce il calendario dei ritagli colorati di Matisse, troppo colorati per essere apprezzati dal mio coinquilino/convivente. Ogni mese che finiva, arrivava l’atteso momento di girare il grande foglio e vedere quello del mese successivo, e lì si consumava il teatrino dei miei entusiasmi e dei suoi sbuffi, uno di quei momenti a cui ti affezioni senza saperlo.
È un giorno come un altro, oggi, al di là del fatto che è stata una bellissima giornata. Potrei andare a dormire già ora. Se non fosse che mia madre stasera cucina un sacco di cose buone, i gamberoni rosseggiano dal lavandino e vorrei stare seduta con uno di loro su una panchina a guardare il tramonto sul mare, per ringraziare con lui i gamberoni tutti di esistere e di essere così generosi e buoni con noi.
Sarebbe un bel modo per chiudere un anno, che per alcuni versi sarebbe “da dimenticare”. Ma alla fine non è vero, forse non tutto quello etichettato come “da dimenticare” si dovrebbe dimenticare realmente: anche quelle esperienze che vorresti cancellare si trasformano in altro, a raccontarle diventano un ricordo e anche la merda diventa una simpatica compagna di viaggio, quando un giorno, per caso, ti capita di riguardare da lontano il water. E quindi sì, in viaggio domani mi voglio portare in una tasca bucata anche la collezione di sguardi storti che ho accumulato con orgoglio, le bestemmie corredate di pugno sul tavolo che sono riuscita a strappare, le pozzanghere in cui ho fatto faville, le nebbie mattutine di staminchias, il balsamo che anziché guarire ti fa venire il raffreddore e il respiro pesante, e fai la tosse in faccia al tuo dirimpettaio per il principio e il gusto della condivisione di fluidi. Mi porto tutto questo e un paio di altre cose, che non si sa mai che stasera sulla panchina io e il gamberone incontriamo una cozza, che secondo me è la chiave nascosta dell’incipit di Nabokov, perché in realtà il punto di vista è quello di una bella cozza nera ed eternamente lucente, e la prospettiva cambia. Cambia radicalmente. E allora sì che si dondola.

giovedì, dicembre 30, 2010

Equilibri



Se tendo il pollice e faccio rotare il polso le mie ossa producono un sinistro, umido scricchiolio.
Uno scrocchiare malsano, leggermente doloroso.
Succede ogni singola volta, fin dalla più remota adolescenza.

Allora chi interpellavo a riguardo mi rispondeva che fosse normale, parte del fenomeno della crescita, allungamento di ossa, tendini, assestamento delle giunture.

Ora mi dicono che è vecchiaia, entropia, decadimento.

Ci deve essere stato un momento, un giorno, anche un'istante solamente in cui il mio polso non è scrocchiato.
Lo zenith delle mie facoltà fisiche, il mio massimo potenziale. La realizzazione perfetta di ciò che la natura aveva inteso per me. Il mio io più vero.

Ci deve essere stato, ma me lo sono perso.

Molto probabilmente dormivo.

lunedì, dicembre 27, 2010

Un altro video



Un altro video in spirito natalizio.

Un regalo per Ignazio.

sabato, dicembre 25, 2010

venerdì, dicembre 24, 2010

martedì, dicembre 21, 2010

domenica, dicembre 19, 2010

Loacker, che bontà!




Ahahahahahahahah, ma chi è?

mercoledì, dicembre 15, 2010

Back to the present




E' stato ritrovato un sondaggio naufragato al largo di un tempo passato.

Alla domanda SEI PREOCCUPATO PER IL FUTURO avete risposto così:

Sono terrorizzato: 5 (29%)
Sono piuttosto preoccupato: 4 (23%)
Ho qualche timore ma ce la farò: 4 (23%)
Non è una cosa a cui penso: 0 (0%)
Sono speranzoso: 2 (11%)
Sono sicuro che andrà tutto come ho sempre sognato: 2 (11%)

Mettiamo assieme le prime due risposte per verificare che metà degli Aparazzini è seriamente preoccupata per il futuro, il 52% della popolazione.
La terza risposta rivela la frangia pragmatica del blog, coscienti delle difficoltà e tuttavia determinati ad affrontare il futuro, sono il 23%.
La quarta risposta mostra il dato più interessante: tutti senza esclusione pensano al tempo a venire, in un modo o nell’altro è un fattore fondamentale sia per Apa, sia per Ignazio. Nessuno aveva fatto il gallo e questo dimostrava che la rimozione delle risposte brillanti stava dando i suoi frutti (prima dell'arrivo del nuovo sondaggio).
La quinta e la sesta risposta dicono che tra di noi vive una minoranza di ottimisti i quali si dividono tra coloro che si affidano alla grazia divina e quelli che portano occhiali a lenti rosa.

Ho ripensato al concetto del tempo in rapporto al fenomeno della prescienza, ovvero del vedere il futuro. A me è capitato di vedere il futuro due volte, attraverso un deja vu. Alla terza occasione, per verificare di non essermi illuso, ho rivelato a un mio amico quel che sarebbe accaduto da lì a qualche minuto e l’esperimento è andato a buon fine.

Wikipedia sul deja vu:

Collegamenti a disturbi mentali:
[...] La possibilità di una correlazione ha condotto alcuni ricercatori ad ipotizzare che il déjà vu è forse un'anomalia legata ad una temporanea e scorretta diffusione degli impulsi neurali nell'encefalo

Parapsicologia:
Il déjà vu sarebbe associato a presunti fenomeni di precognizione, chiaroveggenza o percezioni extra-sensoriali, ed è stato frequentemente citato in tale ambito come una presunta "evidenza" delle abilità "psichiche" della popolazione generale

Essendo di indole razionale rifiuto l’equivalenza tra inspiegabile e sovrannaturale. Trovatomi di fronte a questo fenomeno ho dovuto formulare una ipotesi per calmare l’ansia e quei disordinati impulsi neurali.

Ecco l’ipotesi basata su quasi nulla di scientifico.
In fisica il tempo è solo una coordinata in uno spazio a 4 dimensioni, lo spaziotempo.
I punti dello spaziotempo sono detti eventi e ciascuno di essi corrisponde ad un fenomeno che si verifica in una certa posizione spaziale e in un certo momento.

Partiamo dal presupposto che lo spazio viene percepito elaborando informazioni sensoriali attraverso il cervello ed estendiamo l’analogia alla quarta dimensione, quella del tempo.
Se la percezione dello spazio è l’interpretazione di una realtà che si estende oltre la portata dei sensi, la percezione del tempo è l’interpretazione di una totalità elaborata solamente in proporzione alle nostre capacità.
Se avessi gli occhi di un felino potrei evitare di accendere la luce per andare in bagno la notte, se avessi il ciclo di vita di un moscerino lunedì sarei nella culla, martedì a un colloquio di lavoro e domenica sotto due metri di terra.
L’esperienza del tempo, come l’esperienza dello spazio, è una questione di capacità elaborativa.

In un modello insiemistico dello spazio il cerchio del nostro orizzonte sensoriale è la frontiera di questa capacità, nel modello temporale l’istante è l’unità di capacità elaborativa delle percezioni sensoriali: quante informazioni alla volta sono in grado di elaborare. Se il cervello umano fosse un computer questa misura corrisponderebbe probabilmente alla frequenza del processore.

Preso questo per buono, il fatto di vedere il futuro è un problema dovuto all’elaborazione non sequenziale di informazioni: come saltare una riga durante la lettura, accorgersene, ritornare alla riga giusta e infine arrivare a rileggere la stessa frase dandole finalmente un senso grazie al contesto.

Avevo anche un climax finale, ma per non fare il solito post lungo lascio cadere e concluderò nel prossimo con questo tema: quando l’imprevedibilità del futuro mette i bastoni tra le ruote alla religione.


lunedì, dicembre 13, 2010

Condividere ossigeno con certa gente - Non piace ad uncertot di persone

Alle volte capita di alzarsi.
Alle volte capita di alzarsi e guardarsi allo specchio.

L'immagine riflessa non è sempre uguale a quella che vorremmo vedere.
Spesso è una questione di dettagli come peli nel naso, rughe, colorito verdognolo scordatidimeilprimapossibile.

Alle volte però è un qualcosa di più profondo, una sorta di malessere psicomolanderostiniano.
E' il voler essere un qualcosa che non c'è, aspirare ad una sorta di perfezione che mai potremo raggiungere.

...

Ok, il termine "psicomolanderostiniano" non esiste.
Se è per questo però non esistono nemmeno donne e uomini perfetti come quelli presenti sulle copertine dei giornali, cover boy/girl che vivono su un altro pianeta chiamato Photoshop, assieme a Madonna Lisciagassataferrarelle, Elvis e qualcunochehasbagliatostradaefapuzzette.

E' per questo che ho deciso di inaugurare una nuova rubrica, uno spazietto per dire basta ai finti problemi.
Un angolino per imparare ad amarci per quello che siamo.
Un vicolo cieco per sostenere il diritto d'espressione inalienabile dell'essere (umano, a volte).

Posterò foto di gggente. Reale.
Gggente con cui non vorreste mai condividere il vostro ossigeno.
Gggggente come tutti noi, quindi.





E poi diciamolo, la bellezza non è tutto.. basta essere una tipo.

venerdì, dicembre 10, 2010

Revolution

Le grandi rivoluzioni partono anche da piccoli ma significativi gesti.
Ognuno di noi può (anzi deve) dare il proprio contributo, insieme abbiamo la facoltà di cambiare mille e mille nonmegliospecificatecose!.
Non trovate tutto questo bellissimo?

Per iniziare, stavo pensando di fare la mia parte trovando l'avatar che avete sempre sognato.
Questo è un piccolo passo per Ignazio, ma un balzo enorme per il blog.

Apa


Byfluss


Ergo


Hazey


Ignazio


Mak


Montag


Papero


Razzi


Thesp

Siate liberi miei piccoli colibrì a pois... andate e trasformatevi in Fagianotti, il vostro nuovo look vi sarà di supporto.

No, davvero.. tutto questo è proprio bellissimo.

Oro


Come stavo raccontando a Thesp, un giorno produssi delle feci d'oro.
D'orate.
Con riflessi e tutto quanto.

Solo che essere daltonici in quei momenti non aiuta.
Il dubbio cresce in te, sul da farsi, sull'effettivo portento che ti si pone innanzi.
E che fai?
Sei sicuro che non ti crederà nessuno...
Chiami qualcuno a controllare?
Fai una foto?

Ci sono passato e vi posso dire, dopo aver ponderato un bel po', non hai molta scelta: tiri lo sciacquone.

Ma ti rimane il rimorso.

Sillogismi



"Berlusconi è il miglior amico dell'America".

Un modo sottile per dargli del cane.

Approvo, ma avrei preferito qualcosa di meno sottile, più diretto.

giovedì, dicembre 09, 2010

Qualcosa per Byfluss



Mikol Zaby.

Prima puntata.

Questo quanto si scrive nella descrizione del filmato:

MAURO ZAMBELETTI IN ARTE MIKOL ZABY ESPERTO DI ARTI MARZIALI DA CIRCA 36 ANNI CON LA COLLABORAZIONE DELLA CINTURA NERA DI KARATè MIRIAM NICEA ZAMBELETTI PRESENTA MOSSE DI JEET KUNE DO(JKD) WORLD DEL MAESTRO BRUCE LEE. DEL MAESTRO TED WONG DEL MAESTRO DAN INOSANTO.CERCO DONNA DAI 32-50 ANNI SERIA-FEDELE-GENTILE-.ONESTA E SINCERA. I WANT 1 GIRL OR WOMAN FROM 32-50 YEARS OLD LOYAL-KIND-HONESTY AND SINCERIOSLY.MY EMAIL:maurozambeletti@libero.it PHONE.3663511325 O 3385429007 . se volete esibizioni nostre abbiamo le 18 basi nostre basi di f.sinatra e napoletane.if you want EXIBITION OF US WE HAVE THE OURS BACKIND TRACKS OF F.SINATRA AND ITALIAN SONG,FOR SEE.GO IN WW.YOUTUBE.COM AND LOOK FOR:MAURO ZAMBELETTI. TELEPHONE3663511325 OR 3385429007.DAL FILM L'ULTIMO COMBATTIMENTO DI CHEN DI BRUCE LEE -MAURO ZAMBELETTI E IL FURORE DELLA CINA COLPISCE ANCORA CON BRUCE LEE- MAURO ZAMBELETTI E I 3 dell'OPERAZIONE DRAGO CON BRUCE LEE-- MAURO ZAMBELETTI ,SHERZO OVVIAMENTE LUI è IL GRANDE BRUCE LEE.BACI ALLE MIE AMMIRATRICI E 1 SALUTO AI MIEI FANS.CIAOOOOOOOOOOO.see the video per vedere i video WWW.YOUTUBE.COM E CERCA LOOK:: .MAURO ZAMBELETTI

mercoledì, dicembre 08, 2010

Una riflessione stupida, però un poco intelligente, ma fondamentalmente stupida




Ultimamente mi fastidia scrivere post.
Non perchè non me ne vengano in mente, non perchè abbia poco più di nulla da dire, queste sono cose che non mi hanno mai fermato, e lo si capisce bene.

E' piuttosto un problema di cibernetica, di connessione uomo-macchina.
Mi è venuta a noia la tastiera, come se non mi bastasse più.
Come se mi limitasse, nonostante ormai sia una semi-normale estensione della mia persona.

In un qualche modo mi pare che quel fastidio che quel tastierino idiota e bastardo dell'iPod, abbia contagiato la sana e vecchia keyboard di ogni altro apparecchio in mio possesso.

Provo la frustrazione dell'interfaccia.

La cosa è abbastanza stupida, ma mi fa riflettere su come le nostre capacità di astrazione, di concezione del trascendente, siano contemporaneamente allenate e vituperate dalla tecnologia.
Come allo stesso tempo il virtuale, l'informatica, ci aiuti in un'educazione al concetto, alla sublimazione del concreto, ma allo stesso tempo la mortifichi constringendola in unità di misura, in parole, immagini, suoni e bit.

Così come il cristianesimo costringe l'uomo in anima, semplifica la natura in spirito e magia, mi pare che l'informatizzazione rischi di semplificare il pensiero in quell'ambito di virtuale che sia tecnologicamente realizzabile. Come se entrambe creassero dei canali trascendentali (grazie Kant) forzati, degli stereotipi formali.

Ma probabilmente sono solo menate, e sto dicendo cazzate.

lunedì, dicembre 06, 2010

Strali di Gufo: qualcuno lassù risponde





E risponde con un secco "NO!".

Ho sempre saputo che c'era un motivo



Ecco perchè.

La vostra scusa, qual è?

sabato, dicembre 04, 2010

Photopost

photomap

Cosí, perché da un po' non ne facevo.

Capolavoro.




Old, ma non si può essere sottacenti.

giovedì, dicembre 02, 2010

Strali di gufo: lassù qualcuno mi ama?

Conoscere la propria storia, lo si dice spesso, dovrebbe aiutare a non ricadere negli stessi errori. Eppure l'uomo, scolaretto distratto, non sembra interessato ad imparare e persevera ottusamente. Guidato per mano dalla propria spensierata ignoranza, si dirige, giocoso e gaio, verso il precipizio. A volte, per fortuna, con esiti faceti.

Dopo la lezione di Perugia, nel lontano 14 maggio 2000, quando si ostinò a voler giocare su di un campo impraticabile, non pareva possibile che la Juventus avrebbe nuovamente peccato di hubris. E invece, per la nostra felicità, ieri sera ci è ricascata. Sotto una tormenta di neve e su di un campo più bianco di un lenzuolo, i bianconeri si fanno sbattere fuori dall'Europa League da una squadra di minatori polacchi.

I suddetti, seppur svantaggiati, hanno se non altro l'accortezza di scegliere delle maglie blu, ben visibili in piena bufera. La Juve, invece, decide di mimetizzarsi con maglietta, pantaloncini e calzettoni bianchi e così, per trovarsi, devono andare a tastoni. Verrebbe voglia di dar loro il bastone per ciechi, ma, bianco anche quello, finirebbe per farli inciampare. Nel secondo tempo la situazione diventa ancor più comica, con le righe del campo ormai invisibili. Si gioca come al campetto sotto casa: senza fuori o calci d'angolo. Fosse durata un po' di più, questa spassosa farsa, si sarebbe finito per giocare anche dietro le porte, come nel hockey.

"Arbitro, non l'ho visto. Giuro!"
Questa volta gli crediamo.

Emblematiche di questa serata rimarrano le scivolate e le cadute dei giocatori. In queste condizioni, i corpi in caduta lasciano delle strisciate sulla neve che parecchio somigliano alle vergognose "sgommate" sulle candide pareti della tazza del water. Una splendida metafora per il cammino europeo della squadra bianconera con la quale ci puliamo idealmente, quale fosse carta igenica, bianca anche quella.

Dimensione di un dolore posteriore.


Col bianco tuo candor, neve, sai dar la gioia ad ogni cuor.

mercoledì, dicembre 01, 2010

ItaRiano - Endechomenon




Va bene trovare menu pieni di errori di spelling a cazzo, evviva gli spagetti la margerita, il forumajo e quanto altro la mano e mente giapponese possa produrre.

Ma qual è il grado di probabilità che da due errori contigui nasca una frase di senso compiuto completamente diverso dall'originale?

E che suddetta frase possa essere un plausibilissimo titolo di un porno anni ottanta?

Pochissime.

Ecco a voi però le SOTTACENTI CASALINGHE.

Cosa sottacciano non ci è dato saperlo, lo possiamo solo immaginare.

Anche se l'insalata di bastone di due righe sotto potrebbe essere uno spoiler.

lunedì, novembre 29, 2010

La scelta saggia


Finisce così il primo sondaggio veramente utile di Aparazzi, con questi risultati:


Scelgo la prima porta, la più vicina all'ingresso, per motivi pratici.
(0%)

Scelgo la terza, la più lontana.
(42%)

Scelgo la seconda, credendo che statisticamente sia la meno utilizzata.
(21%)

Uso una lattina. Sono il Razzi.
(36%)


Se ne deduce subito una cosa, che o il Razzi vota ogni volta che si ricollega ad Aparazzi, o c'è il 36% della popolazione aparazzina che vorrebbe essere il Razzi.
La seconda mi sembra l'ipotesi più credibile. Chi non vorrebbe essere un furetto tutta astuzia e sagacia? La calvizie è uno scotto ben misero da pagare.

La seconda è che il saggio aparazzino d'ora in poi saprà che su tre cabine bagno, la prima è per statistica e probabilità, la più pulita delle altre, la meno frequentata.

Tutto ciò per tutti tranne che per Ergo, che preferirà ancora personalmente controllare palmo a palmo e saggiare la situazione igienica delle singole tazze. A ognuno le proprie perversioni.

Per lui, in omaggio, una foto di Buffoly al bagno.

giovedì, novembre 25, 2010

Dove sventolano le bandiere del mondo



Qualcuno tipo Ergo, a cui piace fare il figo, sa spiegarmi la ragione, se c'è, e mi piace pensare che ci sia, per cui la maggior parte delle bandiere del mondo è rossa, bianca e blu?

mercoledì, novembre 24, 2010

L'escalation del tono politico violento



Il ministro della giustizia giapponese si è dimesso, con scuse e inchini.
Si è dimesso perchè ha commesso un errore imperdonabile, ovvero ha scherzato sul proprio lavoro, dicendo che è facile, basta usare il politichese.

Si è dimesso.

In Italia, le cose vanno in maniera leggermente diversa.
Nessuno molla niente, la si fa a chi grida di più, a chi la spara più grossa, a chi controlla più potere, più informazione, più TV.
E nessuno si scandalizza se non superficialmente, e l'indignazione è ormai semplicemente la nota stampa di un politico avverso, il senso popolare è morto, presto lo raggiungerà la democrazia.

Il presidente del consiglio pare sia nervoso, telefona a Ballarò attaccando la trasmissione che mostra i fallimenti del governo sul problema dell'immondizia di Napoli. davvero una delle poche cose sulle quali si potrebbe anche glissare nel parlare di questo governo, una delle tante, piccole menzogne.
Grida, urla, insulta.
Lo seguono i suoi caporali e le sue mignotte, i La Russa, la Gelmini.

Ma è Frattini che esagera, aggiungendo violenza a violenza, insulto a insulto.
Si capisce che la politica ha toccato il fondo quando un eminente esponente del governo può parlare impunemente di evirazioni e castrazioni.

Qui l'articolo:
Frattini: la Carfagna stringa i denti.

lunedì, novembre 22, 2010

Endechomenon

Endechomenon



Un endechomenon, questo, che ci svela quanto siamo porcelli e maliziosi.

Soprattutto il Razzi.

domenica, novembre 21, 2010

Guelfi e ghibellini





Ho letto della nuova appassionante querelle politica tra Carfagna e Mussolini.
Più che altro ho cominciato a vedere sui quotidiani giapponesi foto della Carfy ad occhi sbarrati, vicino ad una di lei foto in pose bizzarre e in costume da bagno, per cui mi sono incuriosito.

Pare che voglia dimettersi, da qui il panico nelle borse mondiali e la minaccia di una nuova crisi finanziaria, credo.

A parte gli scherzi, siamo alla frutta.

Che paese l'Italia. Diventi ministro per un pompino, ti devi dimettere per un Bocchino.

sabato, novembre 20, 2010

Dedicato a Ergo

>

Perchè l'amore per la Juve non conosce confini.
Perchè l'amore per la giustizia, e l'odio per l'ingiustizia, è internazionale, di fatto, e non di nome.

Ed ecco il testo


Believe In Her (melody and lyrics by Gisle Grimstad)

A graceful lady dressed in black and white
was disgraced in the shadows by diabolical knights
They stripped her of her jewlery
and forced her down
as the black and blue vulture just stole her crown.

And I, I do believe in her
I do believe
Her heart is pure
And I'll never give up on her
She'll stay in my heart, forever more
That's for sure

The witchhunt caused her pain
She was in agony
Il Professore just barely survived you see
Her back against the wall
her feet tied tightly to the floor
A group of heroes untied her and opened the door

And they, they do believe in her
They do believe
Her heart is pure
And they'll never give up on her
They'll stay in our hearts, forever more
That's for sure

Il numero dieci, Pinturicchio
Il capitano, nostra bandiera, Il fenomeno vero
He never lets her down
He always stays there by her side
A true champion
who saved her, as she was caught by the tide

And he, he does believe in her
He does believe
Her heart is pure
And he'll never give up on her
He'll stay in our hearts, forever more
That's for sure

The old lady stands tall (Forza Juve, Forza Juve!)
Once again she's the queen of the ball
(Forza Juve, Forza Juve!)
Now she's gonna beat them all
She's gonna beat them all

And we, we all believe in her
We all believe
Her heart is pure
And we'll never give up on her
She'll stay in our hearts, forever more
That's for sure

mercoledì, novembre 17, 2010

Un post per Byfluss

Da un po' di tempo Byfluss staziona su un tetto.
Nudo come un verme.

E nessuno di voi è intervenuto in suo aiuto... non vi vergognate?
Insomma, siamo a novembre e fa freddo.. e questo è un parametro da non sottovalutare vista anche l'età che avanza.

Per quanto mi riguarda ho cercato di approfondire la questione, ho chiesto delucidazioni ad Apa... ed è così che ho scoperto la verità.

E' giusto condividere certe rivelazioni ed è per tale motivo che pubblico questo video.
Comunque, per apprezzare la verità al meglio vi consiglio di utilizzare le cuffie.. mica per altro ma così le parole di Apa saranno più cristalline.

...

In fondo abbiamo tutti bisogno di capire per bene la mongemenà di un uomo eroticissimo.

Una riflessione




Se è vero che Giuseppe ha sposato Maria a 12-13, quando era già incinta dello spirito santo, è forse quest'ultimo,(lo spirito santo) il primo caso di pedofilia acclarato all'interno della chiesa?

martedì, novembre 16, 2010

O' ricuttaro 'nnamurato



Recentemente salta fuori che una mia ex mi odia, o comunque disprezza.
Fin qui niente di male o di strano, voglio dire, mi stupisco che ci sia gente che mi sopporti, figuriamoci le mie ex.

La motivazione mi ha lasciato perplesso.
"Non mi amava davvero... voleva cambiarmi, questo vuol dire che non mi amava davvero."

Ora.
Si fossero fermati alla prima frase, lo potevo pure capire, lo avrei trovato ineccepibile. Mi sembra che i fatti possano essere portati a supporto di questa posizione, non ha funzionato, non ho voluto stare con lei, non le ho dato quel che voleva. Perfetto.

Ma continuano. Sì perchè non è che puoi dire che uno ti sta sul cazzo, che lo odi, disprezzi o comunque porti rancore se il motivo è che questo "non ti ama".
"Socialmente" non è molto sostenibile come cosa, svela la meschinità, l'egoismo, il capriccio che sta dietro a questa posizione. Tutte cose che, per carità, personalmente io troverei assolutamente leggittime, ma capisco che la mia visione della cosa non è particolarmente condivisa.

Ad ogni modo, da questa esigenza nasce quella spiegazione, obbligatoria. Il "voleva cambiarmi", "non mi accettava come sono". Non particolarmente nuova, non originale, e per questo ancor di più stuzzica la mia vis polemica.
Nel senso, parliamoci chiaro, è una cazzata. Una puttanata.
Cioè, una puttanata a prescindere, questa idea che esista un'anima inviolabile, che se qualcuno non sopporta, non gradisce, allora non è "vero amore". A parte che, che cazzo è il "vero amore"? Sembra saperlo solo certa gente. E comunque no, non esiste. Esiste che qualcuno dica chiaramente quel che si aspetta, ciò che vorrebbe, e che qualcuno sia disposto o meno a darglielo. Reciprocamente.

Ma poi, nel caso particolare, non mi sembra molto calzare, e mi pare doppiamente una puttanata.
Tutto ciò che AUSPICAVO, ricordo, era:
I. che visto che aveva fatto due/tre esami in tre anni, finisse in qualsiasi modo gli studi, in modo che si potesse provare in qualche modo a stare assieme.
II. che cercasse di evitare di chiavarsi chiunque passasse a tiro al primo screzio.
III. che, se possibile, evitasse di spegnermi le sigarette addosso quando si incazzava.

Io questo non lo chiamo "cercare di cambiare qualcuno", mi piace pensarlo come... "il minimo sindacale".

Ora, capisco, io sono una persona molto esigente, e il Razzi me l'ha fatto notare.
Forse il punto III era un po' troppo. Fumare, è un vizio difficile da smettere. E io, con la mia carnina bianca, morbidosa e sfrigolante, capisco che sia una tentazione troppo forte da resistere. Voglio dire, ogni tanto, lo confesso, qualche sigaretta sulle cosce, sui polpacci, non mi trattengo e me la spengo pur'io.


Per chi non capisse la citazione del titolo, clicca qui

lunedì, novembre 15, 2010

Facebook per anziani - A nonna Abelarda piace questo elemento

* Nonno Florindo29 è stato taggato in una foto:



* La vedova del Colonnello Baramban ha preso le sue pastiglie.
- Alla sciura Pina piace questo elemento.

* a Zio Odoacre piacciono D3nti3raHipHopNe3v3rStop e Orietta Berti.

* Nonno Klemente ha komprato il Viagra su Internette, lol!!!1!!1!
- A Nonn3ttaPInKAlIdA piace questo elemento.

* Nonno Otello si è iscritto al gruppo Anziani che guardano i lavori in corso a Bikini Bottom.



* Nonno Gino è diventato fan di Mietitrebbia.

* Nonno Battista e zia Adelinda sono in una relazione aperta.

* Zia Adelinda ha cambiato la foto del profilo



* Nonno DjEgisto ha aggiunto una foto all'album Le mie Nights All'Albikokka.



...
E tra qualche decennio ci saremo anche noi.
Yeah!.

La libertà come prigione o la prigione come libertà



Per la serie acquisti intelligenti, sono lieto di annunciarvi che a casa mia c'è una nuova, ottima, carta igienica.

Resistente, ben confezionata, ha un pregio particolare.

Da un lato è ruvida, porosa, aggressiva. Dall'altro è soffice, lieve, delicata.

"Delicato" è un aggettivo che odio, perchè è stato scippato all'italiano dalla pubblicità. Assieme a "goloso" (che viene spesso anche invertito, in quanto a significato) deve essere uno degli aggettivi più usati negli spot.

Ma non volevo parlare di questo.
Ma della mia carta igienica doubleface.

Come dicevo, è perfetta per ogni mia voglia, per quando ho bisogno di rudezza, di vigore, di efficienza, ma anche per quando, come tutti, ho bisogno di sentirmi un po' coccolato.

Ma non sempre il momento è chiaro, non sempre ho ben in mente quali siano le mie voglie, le mie necessità.

E mi trovo lì, con un pezzo di carta in mano, ovviamente strappato alla perfezione (vedi link), e pondero.

Pondero se la libertà di scelta illimitata sia davvero ciò di cui l'uomo ha bisogno, o se sia giusto che certe scelte siano fatte aprioristicamente, stereotipatamente, in modo tale da liberare l'uomo dall'ansia del vivere, dall'esigenza dell'espressione della volontarietà.
Insomma, cosa valuto, cosa ritengo più importante? La volontà, la consapevolezza, l'atto cogitante totale, indiscriminato e libero, la riflessione morale, il dubbio ontologico ed etico o piuttosto la felicità, la supponenza etica, l'estetica, il pensiero privo della preoccupazione immanente, indirizzato verso un'arte priva di solidità, una trascendenza astrattiva che tralasci il bisogno a favore della necessità. Sono un uomo anti post moderno o post moderno.

E mentre sono lì, in questo stato di confusione, in genere, o mi sento perso e ho bisogno di punti saldi, o mi sento depresso, e ho bisogno di tenerezza.

Nel primo caso vado per il lato ruvido, nel secondo, per quello soffice.

venerdì, novembre 12, 2010

Byfluss?


Byfluss?

Ma tu le leggi le mail sul tuo account di GMAIL?

O stai sempre a riparare il tetto?

La volontà crea strani compagni di letto



Lk per molti versi è la mia compagna di sonno ideale.
Quando dormo con lei il tasso di incidenza e danno della mia insonnia è molto ridotto.

Ha questa facilità ad addormentarsi e questa difficoltà a svegliarsi la mattina, che la rendono la compagna ideale dei miei sommovimenti cerebrali notturni.
Riduce il senso di colpa del mio alzarmi la notte, dei miei movimenti, per esempio, ma ha anche un paio di lati negativi.

Il primo è che di tanto in tanto mi tira degli assalti infingardi, si mette a sedere sul letto, dormendo, prende la mira non so come, e mi tira craniate sull'arcata sopraccigliare.
Se mi lamento, la risposta che ricevo, da un paio di dimensioni più in là, è che "comunque mi sembrava che tu fossi tanto dalla mia parte".

L'altro è che mentre i suoi "Ale, il terremoto, metti in salvo tutti i vecchi" trovano sempre risposta nella mia lucidità, alle domande che mi assillano durante la mia veglia confusa e allucinata non trovo mai soddisfazione.
Stanotte mi ticchettava il cervello, e l'eco rimbalzava tra le pareti del mio cranio.
Al momento non trovo molte altre parole che possano descrivere l'evento, ma stanotte le avevo tutte.

Domande importanti, che rimarranno senza risposta.

martedì, novembre 09, 2010

Leit Motiff


Mi sveglio e LK mi dice di aver sognato il padre.

O meglio mi sveglio e due ore dopo, quando si sveglia, LK mi dice di aver sognato il padre.

Leggo le mail e mi avvisano che un mio amico è diventato padre da qualche giorno.

Poi mi chiama J, ve ne parlai qualche post fa, il fondamentalista religioso.
E mi dice tutto allegro che sarà padre, che sua moglie è incinta di alcune settimane.

Ovviamente, per uno che sostiene che i sessi siano stati creati con mansioni, oneri e onori speciali, la questione "sesso del nascituro" è di estrema importanza.
D'altronde l'uomo nasce per obbedire al Signore, e la donna per obbedire al signore. Nel senso, dell'uomo.

Per cui capisco che sia qualcosa che, questo momento, affolla i suoi pensieri.

Si troverà una nuova serva, o una orgogliosa proiezione di se stesso?
Fossi in lui non starei più nella pelle dalla curiosità.

Mia zia avrebbe saputo che dire. Guardava negli occhi la futura madre. Il rosa delle guance. La forma della pancia.
E sapeva indovinare il sesso del nascituro.
Sembra una puttanata, ma, non ci crederete mai, il 50% delle volte ci azzeccava.

venerdì, novembre 05, 2010

Oggetto: Versace inoltre puo essere molto Conveniente

Basta pagare troppissimo per cronometri di classe aristocratica. Cloni completi venduti online.

Copie complete di cronografi perfetti a prezzi abbordabili. Ci sono accessori eserciti, vintage e tanti altri disegni che non differiscono da quello originale marca.
Il look ottimo, ma a prezzo meglio. Ora non si dovrebbe pagare una fortuna per una marca dei accessori elite.

-----------------------------



Adoro la mia casella mail piena di spam... e sfido chiunque a dire il contrario.

giovedì, novembre 04, 2010

Know your soda! Episode 2



Finalmente, l'appuntamento preferito da Ergo ritorna.

Know your soda.

Per soddisfare la vostra sete di conoscenza.

mercoledì, novembre 03, 2010

I'll be ready






Sto perdendo peso a vista d'occhio, sono quasi magro e quasi asciutto.
Qualcuno dirà "è il matrimonio", ma quel qualcuno si sbaglia.
Infatti ho dei bioritmi particolari, inversi a quelli della normale popolazione, tendo ad ingrassare in estate e a dimagrire d'inverno.
Il che è anche controproducente, quando hai bisogno di caldo, ciccia e riserve energetiche, ecco che le perdo, quando potrei andare in giro a fare il bullo, a farmi vedere, sono cicciottino.

Mi confido con LK.
"Da chi è che ti vorresti far vedere tu?" è la sua risposta.

Ma non mi capisce. Non capisce il mio sogno.

Sono tornati gli anni ottanta e cominciano pure a tornare gli anni novanta.
Già hanno rifatto Beverly Hills.

Tornerà anche Baywatch
E sono sicuro, assolutamente sicuro, che c'è qualcuno in questo esatto istante che sta cercando nel mondo il prossimo Mitch Buchannon.



Some people stand in the darkness
Afraid to step into the light
Some people need to help somebody
When the edge of surrender's in sight...

martedì, novembre 02, 2010

Esperimenti



Il coraggio.
La curiosità.
La voglia di sperimentare.

Ho sempre capito Odisseo (quelli che non han fatto il Classico lo chiamano Ulisse) che si fa legare all'albero mastro della nave per poter udire le sirene.

Sono fatto così, amo osare.

E stamani mi sono svegliato più temerario del solito, impavido.
Esco dalla doccia, mi guardo allo specchio.

Uno sguardo sicuro mi risponde riflesso.
Deciso.

Un esperimento forse un po' troppo audace: un deodorante diverso per ascella. L'ascella sinistra si becca un neutro roberts extra delicato. Quella destra sempre neutro roberts, ma extra fresco.

Mi vesto ed esco di casa.
Non so ancora cosa mi aspetta, non posso sapere cosa mi accadrà ma l'adrenalina si fa sentire.

Vi farò sapere.

lunedì, novembre 01, 2010

Dati statistici




Tempo fa vi ho parlato della statistica bizzarra di alcuni miei incontri ovvero come in certe giornate mi capita di incontrare un numero stranamente elevato di persone appartenenti a determinate, peculiari, categorie.

Oggi di nuovo.

In 30 minuti di viaggio via due treni diversi ho incontrato ben TRE persone con bombole di ossigeno (chi in uno zaino, chi in un trolley) con annesso respiratore infilato nel naso.

Ma non è di questo, non solo, che vi voglio parlare.

Ma del nuovo sondaggio. Un sondaggio che credo, primo fra i tanti, possa veramente fare luce su aspetti inesplorati.
E che abbia anche una certa utilità pratica.

Che ci aiuti a fare scelte importanti in modo consapevole, evitando la strada più battuta.

sabato, ottobre 30, 2010

Sposarsi e risposarsi all'estero



Come dimostra questo video, è scelta per gente coraggiosa.


La storia è di questa coppia di svizzeri che ha voluto confermare il proprio legame con un rituale locale alle Maldive, pare essere cosa abbastanza in voga.

Solo che non conoscendo la lingua locale... In pratica i tizi non fanno altro che chiamarli maiali, infedeli e quant'altro.


Ma io dico, ma come si fa a pensare di sposarsi all'estero?

venerdì, ottobre 29, 2010

L'ECLETTICA E SCHIZOFRENICA DATTILOGRAFIA DELL'AMORE

LOL.

L'ho letto solo ora.

Ricordi immotivati



Stamane mi sono svegliato dopo una notte di strani sogni, tra i quali una piazza completamente fatta di carne cruda tritata, comprese statue, monumenti ed edifici, in cui danzavano delle fanciulle vestite con indumenti della Grecia antica, nella mia testa erano Nausicaa e le sue amiche, dall'Odissea, che intavolavano con me una discussione sulla natura effimera e fugace della bellezza.

Mi sveglio e mi ricordo di alcuni sabati in cui i miei genitori mi lasciavano dai miei nonni paterni, mentre loro andavano a fare le spese per la settimana.

La TV la faceva da padrona e ricordo, non so perchè, che una mattina trasmettevano un servizio su Milva.

"Nonna, ma chi è Milva?" chiesi
"Eh. Milva. Chela lè (quella lì) l'è una MANGIATRICE DI UOMINI".

Avevo forse sei anni e ovviamente trovai spaventoso e terribilmente figo il concetto che qualcuno potesse essere definito tale, solo vagamente intuendo il suo significato

"Nonna... ma cos'è una mangiatrice di uomini?"
"Eh." e la vidi abbassare il capo, un po' triste.
"Non lo so proprio".