venerdì, ottobre 29, 2010

Ricordi immotivati



Stamane mi sono svegliato dopo una notte di strani sogni, tra i quali una piazza completamente fatta di carne cruda tritata, comprese statue, monumenti ed edifici, in cui danzavano delle fanciulle vestite con indumenti della Grecia antica, nella mia testa erano Nausicaa e le sue amiche, dall'Odissea, che intavolavano con me una discussione sulla natura effimera e fugace della bellezza.

Mi sveglio e mi ricordo di alcuni sabati in cui i miei genitori mi lasciavano dai miei nonni paterni, mentre loro andavano a fare le spese per la settimana.

La TV la faceva da padrona e ricordo, non so perchè, che una mattina trasmettevano un servizio su Milva.

"Nonna, ma chi è Milva?" chiesi
"Eh. Milva. Chela lè (quella lì) l'è una MANGIATRICE DI UOMINI".

Avevo forse sei anni e ovviamente trovai spaventoso e terribilmente figo il concetto che qualcuno potesse essere definito tale, solo vagamente intuendo il suo significato

"Nonna... ma cos'è una mangiatrice di uomini?"
"Eh." e la vidi abbassare il capo, un po' triste.
"Non lo so proprio".

2 commenti:

Ergonomico ha detto...

Trovo esilarante che anche i tuoi sogni ricalchino la routine "Parliamo un po' di Kant".

Ignazio ha detto...

Non lo so nemmeno io.