Non è colpa mia.

Uno cerca di non dare troppo nell'occhio, almeno nei limiti del possibile. Ok, va bene, non credo di potermi annoverare tra coloro che fanno un effettivo sforzo per non dare nell'occhio, però ci sono diversi livelli. Vuoi per l'età, vuoi per il fatto che dopo quindici anni uno comincia ad apprezzare stili più minimali, ma sono passati i tempi in cui la gente cambiava marciapiede.
Ok, era palese che il cameriere emo-manson del TGI Friday's era contento di essersi impossessato del mio tavolo, si vedeva dai sorrisoni, che se già sono più che frequenti nei contesti ristoratori statunitensi, in questo caso erano proprio modello "secchiata".
Però ripeto, non è colpa mia. Non è proprio colpa mia. Certo, forse nel Nebraska o nel Wisconsin non sarebbe successo, si sa mai che scatti una denuncia per oltraggio religioso o addirittura una bella fucilata, ma nella liberale California e ancor più liberale area di San Francisco, succede. E succede ovviamente a me.
Ammetto che non ho avuto il coraggio di dire al povero camerierello che considero il satanismo un po' una minchiata, gli avrei dato un colpo troppo duro. Già fare il cameriere a TGI Friday's non è proprio sinonimo di "avercela fatta" nella vita, venire in più sbeffieggiato da un europeo qualsiasi, no, proprio no.
Che dire? Tiriamo avanti e... BUON NATALE!