Occhio per occhio
La frasetta messenger di un mia amica in questi giorni è:
An eye for an eye makes the whole world blind.
(Occhio per occhio rende cieco il mondo intero - Gandhi)
Ho fatto dei ragionamenti, concludendo che Gandhi o era pessimista o non sapeva contare.
Ipotizziamo che Gastone e Peppino si cavino gli occhi a vicenda. Gastone ne cava uno a Peppino, che a sua volta lo cava a Gastone. Rimangono entrambi con un occhio solo.
Ora, il primo a fare la mossa successiva vince la partita. Cava l'ultimo occhio all'avversario e si mette in salvo, conservando parzialmente il senso della vista. E quell'uomo è certamente Peppino.
Perciò non è affatto vero che occhio per occhio renda cieco il mondo intero. Nella peggiore delle ipotesi il 25% degli occhi attualmente esistenti rimarrebbe incolume nella propria orbita. A meno che...
A meno che non si inneschi una reazione a catena, in cui tutti cavano gli occhi a tutti piuttosto che a uno soltanto. Chi riesce a mettere in salvo il proprio occhio unico dopo una partita, viene cioè attaccato da qualcun altro, il cui occhio unico viene a sua volta cavato da un altro e così via.
Finché non rimarrà soltanto Peppino, con il suo occhio solitario. Peppino Englaro.
3 commenti:
Un certo nonsoche' del tuo discorso non mi convince.
Io preferisco pensare alla seconda ipotesi, la vendetta famigliare.
Anche la vendetta trasversale ha i suoi fuochi d'artificio: occhi che saltano a gente che non sapeva d'aver fatto niente e scopre che è tutta colpa di cugino Englaro o zio Gandhi, si innesca una faida fratricida, un superenalotto di palle oculari.
Sono d'accordo con entrambi.
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