Giro
Oggi aprivo la finestra e sentivo odore di fattoria, che più che odore è una puzza di animali e di stalla. Bello che io non sia mai stata in una fattoria. Cioè mica bello ma sono una ragazza di città invece ultimamente ho conosciuto persone che mi raccontano di aver vissuto in campagna nella natura e io che pensavo quando andavo a scuola che nella mia vita avrei voluto zappare la terra ma non so neanche tenere in vita una piantina di ciclamino. A volte esco dall'ufficio e sento odore di merda, una variante di quell'odore di fattoria o di stalla. Saranno i porci che camminano per strada. Invece nella sala del Cenacolo c'è uno strano odore di vecchio misto a magia. Quella roba dipinta sul muro è incredibile. Il terzetto che prediligo è composto da Giovanni, Pietro e Giuda ma solo perché i nomi sono famosi. Invece l'apostolo che mi piace di più nella sua reazione è Filippo, credo fosse lui. Si alza in piedi e già pensa di essere il colpevole, si porta le mani al petto e si indica, si dà la colpa. Chissà cosa aveva combinato. Chissà quanto bisogna scrivere nella propria vita per sentirsi meno in colpa, per farsi perdonare. Quel sano, salutare senso di colpa che si apposta sotto una pietra in attesa della ruota di una bicicletta.
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