lunedì, maggio 19, 2008

Thanks for the memories

Davanti a me, sulla scala mobile, un uomo distinto, elegante.
Trenchcoat nero, borsa in pelle. A metà scala comincia a farla oscillare.
Quasi roteare...
Quasi mi cava un occhio.

Giusto il tempo di domandarmi che cazzo fa che lo vedo infilare violentemente la mano tra le guance del suo sedere e vigorosamente cominciare a grattare, strattonare, ravanare. Attraverso i pantaloni, nello spacco del trench.

Dieci secondi in cui non riesco a dare un colore e una forma al mio basimento, quando poi smette.

E si porta la mano alla bocca, e annusa. Aspira. Gusta.

E in men che non si dica torna ad essere un uomo distinto, elegante. Uno a cui stringeresti la mano.

4 commenti:

Razzi ha detto...

Anch'io, trovandomi nella stessa situazione, non avrei saputo dare una forma al mio basimento. Un colore sì, però.

Apa ha detto...

Solo perchè tu non sei discromatopsico?

Ergonomico ha detto...

O forse prechè, dal suo punto di vista, in questo caso privilegiato, Razzi avrebbe potuto assaporare assai meglio il convulso movimento ravanatore.

Unknown ha detto...

ecco come si trasmettono gli ossiuri