martedì, maggio 20, 2008

Burning down the house

Io lo dicevo.

Io lo dicevo che si faceva troppo casino in questa casa.
Musica. Odori e fumi sospetti. Lingue strane. Uomini. Donne. Fino a tardi. A volte che non escono di casa per giorni.
E poi quel ragazzo lì non mi ha mai convinto. Fa un lavor strano. Ha trent'anni e non si è mai sposato, a messa non lo vedo mai e a quanto ho sentito non ha manco fatto la cresima.
Pensa che tempo fa è stato anche con un'extracomunitaria.

Finalmente però hanno deciso di fare qualcosa. Di prendere la situazione in mano.

Mi sono trovato questo avviso, affisso alla porta.




E così domani devo tornare a casa prima.

12 commenti:

Ergonomico ha detto...

Senta Padre, me la faccia doppia 'sta benedizione che qui si bestemmia massiccio.

Razzi ha detto...

Spero che tu non stia banfando: torna davvero a casa prima, metti su un siparietto e poi facci sapere.

Apa ha detto...

Spero di farcela.
E spero di riuscire a decidermi su quale siparietto imbastire... troppi me ne vengono in mente!

Ergonomico ha detto...

Ebbene?

Apa ha detto...

Non è venuto.

byfluss ha detto...

Se vuoi ti benedico io.
Con aspersione, pure.

Apa ha detto...

Come sei volgare.

byfluss ha detto...

Sono solo credente.

Apa ha detto...

E in cosa credi?

byfluss ha detto...

In 'sto cazzo.

(sono così irresistibilmente classico)

Apa ha detto...

Gnam.

hazey ha detto...

[sospiro]