mercoledì, maggio 07, 2008

Primavera

Strana primavera questa. Periodo divertente. Ti affacci alla finestra e vedi di tutto. Chi indossa un piumino, chi una T-shirt. Il sole, le nuvole, allergie che fanno timidamente capolino solo ora.
E si sente che nella gente intorno, come in me, scorrono lenti e ingombranti nelle vene, nelle arterie, la passione, il sesso, l'amore, e una stupida allegria. Cose stupide alle quali la mia serietà pare porre solo una resistenza pro forma. Sublimano e pizzicano lungo i capillari, solleticano i pori della pelle salendo in superficie.

Ed è facile osservare, respirare, lasciar correre i propri pensieri.

Mi tornano stranamente in mente le parole di una ragazza che non voleva che mi "accontentassi di lei" e che purtroppo per lei è stata accontentata.

E come spesso succede, si passa dal passato al presente, ed emergono i ritardi, le redenzioni, miei, altrui. Vecchie parole, che suonano ancora belle. Viene da pensare che sia bello dimenticare solo per poi ricordare ancora.

E vedo un vecchio sui settantanni che limona selvaggiamente con una trentenne sul portone di casa.

Qualcuno direbbe "rido un sacco". Ma la risata, non credo mi si confaccia particolarmente, la trovo un po' troppo sciocca, sguaiata, cercata, femminile.

Ma sorrido.
Con le palle.

1 commento:

Ci-Pi ha detto...

Potrebbe sempre riderti il culo