venerdì, agosto 27, 2010

Pensieri pigri


Il tifo è una cosa strana. L'idolatria pure.
Sentimenti bizzarri, una proiezione di se stessi o di alti concetti su qualcos'altro. Uno stereotipo, un pensiero pigro di complessa articolazione.
E noi italiani ne siamo particolarmente schiavi.
Probabilmente siamo particolarmente pigri. Sicuramente siamo particolarmente stronzi.
Sono formae mentis che abbiamo assimilato del tutto, tanto che lo diamo per scontato.

Luttazzi pare che copi le battute? "Ah, ecco il tuo Luttazzi che copia le battute, adesso che ne pensi?"
Sul momento ci pensi, ci rimani anche male. Accusi il colpo. Poi in effetti che devi dire?
"Ah cacchio, allora aspetta che cancello le risate che mi ha fatto fare quando le ho sentite, quelle battute."
Luttazzi mi fa ridere. Credo sia una persona particolarmente intelligente, non per questo ne devo fare un mio mentore per questioni morali. La sua funzione la svolge bene, mi fa ridere e pensare. Poi può anche mangiarsi i peli pubici, puzzare ed essere un figlio di puttana. Peggio per lui. Non lo devo stimare.

Allo stesso modo la Repubblica pubblica un servizio su come le poche nuove "case" a L'Aquila siano state costruite su zone idrologicamente instabili, e abbiano grossi problemi di infiltrazioni, tanto da essere inabitabili.
Primo commento sulla pagina? "Voi giornalisti di sinistra siete sciacalli", serie di sgrammaticature, e concetti confusi ne seguono.
Ancora una volta, pensiero pigro, tifo, idolatria. Se qualcuno dà contro a chi "tieni" tu, è per forza un nemico. Un comunista, in questo caso. Tanto che ormai essere contro il regime del ducetto impotente di Arcore vuol dire essere comunisti. Tanto che ormai dire che a Berlusconi non tira il cazzo e si fa pisciare in bocca, che la sua legge elettorale è una porcata o che le sue leggi ad personam sono infamie che distruggono la costituzione, è la stessa cosa, sullo stesso piano. Tutte cose vere eh? Ma le puoi mettere sullo stesso piano solo se le consideri un'offesa alla squadra per cui tifi. Offesa generica, a prescindere ti odio, non ascolto, non elaboro, rimbalzo. Il concetto, la questione, non importano.

O ancora come un amico di Ergo, che si incazzava se gli dicevi che Kubrick era mezzo pedofilo.
O chi vuole che il proprio cantante preferito sia anche un genio.
O il proprio attore un santo, uno da ammirare.

Idoli. Tifo.
Sarà perchè abbiamo il papa in casa o è proprio il contrario?

Cosa ci spinge ad essere così propensi a metterci dietro ad una bandiera, e difendere persino gli interessi altrui.

Voglio dire, gli juventini che difendono Moggi, gli interisti che difendono Moratti, i milanisti che difendono Berlusconi.
E ognuno di noi che non capisce cosa possa far sì che qualcuno tenga all'altra squadra. Ma neppure cos'è esattamente che ci fa tifare per dei colori, cambiano proprietà, presidenti, giocatori...

Ma cazzo. Come si fa a tifare Inter, cazzo? (reitarazione voluta)

Ma soprattutto, come si fa a tifare Juve dopo un mercato così?
Dovrò gridare "Forza Pepe"?

1 commento:

Ergonomico ha detto...

Concordo su tutto tranne che sul finale leggero, facile, da disimpegno. Aiuta a farsi scivolare via il post, e incanala il pensiero sulla pigrizia intellettuale di cui sopra. E' un finale che facilita l'usufruizione veloce prendendo per mano il lettore e portandolo fuori con colpevole complicità da un discorso sul quale, forse, è bene soffermarsi.
E poi Pepe è fortissimo.