martedì, agosto 24, 2010

Non capisco


Molti si scandalizzano per l'ultima dichiarazione di Massimo Moratti.

"Meglio multietnici
che comprare le partite"


Molti hanno pensato che si riferisse a qualche altra squadra, il fatto è che sai, le due cose non sembrano c'entrare molto.
Uno gli dice "non è che nell'Inter ci siano troppi stranieri, non rischiate di essere antipatici".

Noi, antipatici mai. E comunque meglio multietnici che comprare le partire.

Ora, Moratti probabilmente sta facendo i conti con il fatto di non essere più simpatico, di essere accusato di tutto e di più. Come del fatto di fare mercato ora, che sarebbe inibito. Come del fatto che sia stato inibito per aver trattato dei giocatori con Preziosi, quando questo era inibito.
Certo, nel frattempo, come si vede, si gode anche il fatto di farla sempre liscia, ma questa è un'altra storia.

Il fatto è che Moratti in quella frase è stato frainteso. Da un clima di antipatia che si sta creando attorno alla squadra più simpatica d'Italia.
Palesemente Massimo voleva dire che stanno meglio ora che sono multietnici, di quando prima compravano le partite.
E' l'unica spiegazione che mi do.

Questo post ha un solo scopo.
Riempire il vuoto che Ergo mi ha lasciato andandosene in montagna.
E fallisce miseramente.

2 commenti:

Scarlet Speedster ha detto...

..Non sarà un nuovo "scandalo passaporti", ma la Uefa vuole vederci chiaro. Perché la vicenda dell'ex interista Maxwell è parsa alquanto intricata agli occhi della federazione europea.

Il laterale mancino ha infatti giocato la Champions League da comunitario per tre stagioni (dal 2006 al 2009), ma una volta giunto a Barcellona è stato considerato come brasiliano.

La Uefa vuole capire il motivo di questa insolita scelta da parte dei vertici catalani, che hanno ingaggiato Maxwell nell'estate scorsa. Pertanto hanno convocato a Ginevra il diretto interessato insieme al suo agente, Mino Raiola.

I due dovranno spiegare cosa sia successo realmente. E, soprattutto, perché l'Inter lo ha considerato come comunitario e il Barcellona non ha fatto altrettanto.

Su questa notizia ha un po' ricamato il quotidiano catalano Sport, che ha riportato il fatto con qualche punzecchiatura ai nerazzurri. "Un caso che ha molte similitudini - si legge - con quello dell'interista Alvaro Recoba, per colpa del quale il direttore tecnico della squadra, Gabriele Oriali, è stato condannato, come il giocatore, a pagare una multa di 21.420 euro".

Il fatto, però, è quanto meno singolare. E Maxwell sarà chiamato a chiarire il tutto. Riuscirà ad essere convincente e far capire alla Uefa che è stato soltanto un problema burocratico?

Eurosport

Ergonomico ha detto...

Mi rivedo in voi.