sabato, luglio 03, 2010

Strali di gufo 5/7

Sono stati solo due giorni, ma mi sono sembrati un'eternità. Chiunque abbia detto che il gioco è bello quando dura poco, è chiaro che fosse seduto in panca a tre sostituzioni già avvenute. Non fa che migliorare, questo mondiale, quando pensi che l'apice sia già stato raggiunto ecco che ti sorprende con nuove, splendide sorprese. Perchè a volte anche il "come", piuttosto che il "chi", può essere motivo di gustoso scherno.

Ad ogni mondiale il Brasile parte per spaccar mari e monti e, contando che hanno vinto 5 delle 19 edizioni, 3 volte su 4 finiscon loro con il deretano spaccato. E come non godere vedendo i gol che prendono e la gente che mandano in campo e che l'arbitro è costretto a rispedire negli spogliatoi. In questo momento il mio pensiero va a Marcello Lippi che immagino seduto su una poltrona, a braccia conserte e occhi chiusi che annuendo dice, fra sè e sè: "L'avevo detto io che chi vince la Confederations Cup non vince i mondiali."

Coraggio, "Smilzo", c'è sempre McDonald's.

In uno scontro all'apparenza poco stuzzicante, il Ghana (in campo con la maglia del Lecce) ci regala il sempre irresistibile pezzo del bimbo poco sveglio al quale rubano il gelato. All'ultimo secondo dei supplementari stanno quasi per segnare il gol vittoria quando il centravanti uruguagio para il pallone: espulsione e rigore. Le gambe tremano, palla sulla traversa, fine dei supplementari, rigori, sconfitta. Amo il calcio.

Mal di testa? Bella scusa, vedremo se se la bevono.

Ambarabàciccicoccò, sei squadrette sul comò, prima o poi stai a vedere, chi lo prende nel sedere, nel sedere s'infilò, Ambarabàciccicoccò.

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