venerdì, gennaio 01, 2010

Giulia voglio un figlio da te





Ieri sera la famiglia che vive sopra al mio appartamento ha deciso di dare una piccola festicciola per salutare l'anno nuovo.

Un party intimo, morigerato, giusto una trentina di persone.
Un party intimo, morigerato ma soprattutto organizzato per stanze.

Camere da letto: gara di tip tap, canti natalizi, scotennatura dei maiali, Gigi D'Alessio.
Cucina: tarantella in loop con ballo annesso, martellate, lancio a caso di bicchieri e bottiglie.
Salotto: musica unz unz, canti gospel (come il celeberrimo "bevilo, bevilo, bevilo"), urla tratte dal libro della giungla.
Pianerottolo: edizione 2010 del Ruttosound (gare di lunghezza, potenza e interpretazione).

E' stato tutto molto bello.
Mi è sembrato di essere lì con loro, sommersa dalla musica e dalle voci piene di gioia e energia.
Persino le pareti manifestavano il loro coinvolgimento emotivo.. vibravano come vibrava la sedia che ospitava le mie terga.
E in tutto questo lieve movimento ondulatorio solo una cosa risultava netta. Chiara. Roteante.

Le mie palle che giravano vorticosamente.

Ora.
Posso sopportare il cucù che la nonna ripete dalle 8 alle 22 al suo amato nipotino, intervallato alle ore pasti dal simpatico motivetto "mangia, non avere paura, mangia!).
Posso sopportare il moccioso che piscia nell'ascensore ogni giorno.
Posso sopportare che gli adulti facciano andare a fuoco il tetto di casa ogni anno (e poi i pompieri - diciamolo - sono un sempre un bel vedere).

Le feste tribali però no.
Dopo 3 ore e mezza di tarantelle cazzute e urla agghiaccianti ho partorito la mia vendetta.
Così stamattina, alle nove in punto mentre la casa era sommersa dal silenzio comatoso, quando ancora aleggiava nel palazzo un fetido alito etilico ho messo su Rock Band Beatles.
A tutto volume.
E ho risvegliato i vicini con la seguente scaletta:

good morning good morning,
helter skelter,
hey bulldog,
I wanna be your man.

Dopo 30 minuti erano in piedi, probabilmente incazzati neri.

E' stato tutto molto bello.
Oserei dire appagante come lo può essere, presumo, una pisciata in ascensore.
Maledetto marmocchio, lui sì che sa godersi la vita.

Buon anno triballe aparazzini! :)

3 commenti:

Papero ha detto...

1) Non ce l'hai, le palle.

2) La prossima volta, mi raccomando, Ignazio, voglio le lamentele sull'ambulante che occupa il marciapiede.

Ignazio ha detto...

1. Hai ragione, Ignazio non ha le palle.
Ignazio ha i testicoli (e qualcuno sta cercando di radere le sue gioie e non so perché).

2. L'ambulante al momento non m'interessa a meno che non venda lamette da barba.

Papero ha detto...

1) Non hai le palle, Ignazio.

2) Ingoiale.