martedì, gennaio 26, 2010

Profonda analisi delle mente umana






Ci sono meccanismi profondi e che spesso sorvoliamo. Che non siamo in grado di afferrare quando, con un pizzico di supponenza, forse, riflettiamo sui noi stessi, sul nostro cervello.
O sul fatto stesso che si riesca ad attribuire alla propria mente un concetto che è terzo, rispetto a quello del proprio io.
Magari senza soffermarsi a riflettere su come questo implichi che noi si sia altro, che l'io sia diverso dalla nostra mente.
Cosa è allora?
E la risposta viene semplice: anima.

Ma divago.
Si stava parlando di quei delicati, inconsci interruttori tra causa istanza e riflesso che si celano in noi. Come istinti primordiali, come reazioni affinate. Ma che a volte sai riconoscre.
Come mi è capitato recentemente.
Una vera e propria illuminazione.
Grazie alla quale ho capito che non ce n'è.

Non ce n'è come scivolare e rovinare a terra, appena messo il piede fuori dalla doccia, per spingere un uomo a comprarsi un tappetino da bagno.

Una di quelle correlazioni causa/effetto che la scienza non sa ancora spiegarci, che i relativisti riconducono a piccolezze. Quisquillie. "Meccanismi".

Ma io una parola ce l'ho.
E questa parola è Dio.

Dio mi ha fatto comprare un tappetino per il bagno.

E, da gentiluomo quale sono, ho deciso di sorvolare sul fatto che anche il livido che ho sul culo sia da attribuire allo stesso.

2 commenti:

byfluss ha detto...

E quindi non l'hai ringraziato a gran voce?

Apa ha detto...

Tu mi conosci.