martedì, gennaio 19, 2010

Superamento di limiti






Nella mente umana esiste di sicuro un concetto di limite, e di suo superamento, legato ai piaceri, ai vizi, alle lordure.
Spesso non chiaro, spesso non palese, ma basta farlo emergere.
Tutti noi abbiamo esperienza di cose, azioni, che mai avremmo pensato di provare in vita nostra.
E la nostra moralità, la nostra abitudine si spostano di passo passo con esso.
Per dire, la prima volta che si mangia qualcosa, che si scopre un gusto e al quale poi ci si affeziona.

O la prima volta che Razzi ha pisciato nel lavandino, evoluzione della storica pisciata nella lattina, o Rudy nella doccia di Ergo, con fatali conseguenze.
O la prima volta che Fiodor si è defecato in mano per tastarne la consistenza.
Tutte cose che di sicuro li avranno disgustati, fatti sentire in colpa le prime volte, ma che con il tempo sono diventate viziose abitudini. Quel colpevole senso di piacere e carnalità che li ha spinti a riprovarci.
Inconsapevolmente.

Io, ieri, ho vissuto uno di questi momenti con lucidità. Malato, senza posate, in assenza di cibo.
Ho cenato seduto a terra mordendo direttamente la forma di grana che mi sono portato dall'Italia, bevendo birra dalla bottiglia. In un attimo mi ha colpito tutta la consapevolezza del momento.

Sarebbe interessante vedere che sorta di "uomo nuovo" potrebbe emergere da un continuo sondare di nuovi abissi e di nuovi slittamenti morali.

Da questo punto di vista il berluscanesimo e Buffoli sono dei fenomeni apprezzabili.

2 commenti:

byfluss ha detto...

Guardati il film "Stati di allucinazione", e capirai dove andrai a parare.
"Alterated states" in inglese, con William Hurt.

Ergonomico ha detto...

Vorrei far presente che ci esistono limiti anche verso l'alto, non solo verso l'abisso. Se qualche volta vi va di provare anche quelli, mi trovate lì.