mercoledì, agosto 05, 2009

Genuinità





Mamma, figlia belloccia, cugina sfigata.
Un trittico così così tipico, così bresciano.
La prima in ciabatte e cannotta di un colore che immagino imprecisato anche per un non daltonico.

Figozza la seconda. Tirata, abbronzata, belle gambe rovinate da un qualche fiore tatuato sul piede e da un durone di rinascimentale memoria sul tallone.
Capelli lunghi, fluenti, trucco un filo pesante e quel naso. Quel naso che dice Brescia. Sproporzionato e sgraziato su un bel visino dagli occhi ottusi e sempre vagamente incazzati. Occhi leghisti. (Questa era per Byflo).

Parlano solo queste due, o meglio, parlano tutte e tre, ma solo le prime due dicono qualcosa, la terza ha puramente funzioni assertive, si dichiara d'accordo ora con una, ora con l'altra. Spesso con la seconda, dalla quale è affascinata e invidia il corpo snello e sano e quelle tettine impertinenti.

Stanno per scendere le scale della stazione, con una valigia.


Note
Le varie parolacce sono assolutamente intercalari privi di significato e non indicano astio o fastidi particolari.
La S di CASO è sorda, come in soffitto.
La madre ha le S aspirate, segno che sia di origini valtriumpline.



La madre, grugnendo una sorta di risata "Oh, 'hperöm chë gh'ë mia el cà all'arioport de Parigi!"
La figlia, con fare vagamente supponente "Caso ma perchè, gh'ö mia ciapàt la dröga, 'nculat"
La madre "Ma no, però ta gh'ët le halamine caho!"
La cugina "Eh sì!"

Traduzione del dialogo
"Oh! Speriamo che non ci sia il cane all'aeroporto di Parigi."
"Cazzo ma perché, non mica comprato la droga, inculato!"
"No ma hai le salamine (salsicce), cazzo"
"Eh sì!"


Non so quanti di voi sapranno provare le mie stesse emozioni.
Ah, dolce, cara, grezza, genuinità bresciana. Sublimazione di disgusto e nostalgia.

4 commenti:

Ergonomico ha detto...

Redondo 'nculet!

byfluss ha detto...

Occhi leghisti nel senso che erano verdi?

hazey ha detto...

io no, in effetti.

il mak ha detto...

salamine, cazzo