martedì, novembre 18, 2008

Piccole differenze







Ieri, uscito dall'ospedale, passeggiavo per le strade tra Aoyama e Yoyogi.

Sono passato davanti ad un bar che aveva una buona varietà di brioche e visto che mi avevano appena detto che avrei dovuto prendere degli antibiotici dopo colazione, mi sono deciso a comprare una danish per il giorno seguente.

Scelgo quella all'arancia, parlotto un po con la mia amica che mi ha accompagnato, mi volto, pago i miei 180 yen e prendo il sacchettino con il mio dolce.


Stamane mi viene in mente, lo cerco nella borsa.

Sacchetto blu, perfettamente piegato, c'è scritto "Life is good, food is good".
Lo apro.
Confezione mono uso di salviettina umidificata.
Sacchettino di plastica perspirante.
Bustina di sali per mantenere l'umidità e la freschezza.
Tovagliolino.
E la mia Danish.
Fresca quasi come fosse di oggi.

Arance e uvetta.

Una delizia.

Penso all'Italia e a quanto siamo stronzi.

5 commenti:

I a liar ha detto...

Abbi pazienza Apa, ma contutti i motivi che potremmo avere in Italia per essere stronzi, mi rifiuto di sentirmi stronza perchè la tua Danish era fragrante come appena uscita dal forno.
A parte il fatto che essa, tra buste, sacchetti, sali assorbiumidità (!), ecc., ha comportato l'uso (completamente superfluo) di molte materie prime e la produzione di una notevole quantità di monnezza.
Perdipiù non completamente riciclabile.
In termini ecologici, costa tantissimo.

Insomma, saranno un po' straonzi pure i Giapponesi, no?

Apa ha detto...

Avevo una risposta in cui spiegavo che in realtà riciclano tutto.

Ma l'ho già data alla Dott.sa Inglima in privato.

Volendovi risparmiare le sue risposte e la discussione che ne è seguita, evito.

I a liar ha detto...

Apa, la discussione non era conclusa...

Apa ha detto...

Argh!

Ignazio ha detto...

* apa

Prima di partire per il Giappone facevi la colazione del campione (medicinali compresi). Ora che stai per tornare in Italia vai di antibiotici.

... ma sei un disastro! :D