lunedì, agosto 21, 2006

Il senso della vita

Dato per assodato che un senso della vita in termini universali non esiste. Trovate la prospettiva più avvilente, atterrente o rincuorante?

Io da un certo punto di vista trovo la cosa molto rincuorante, perchè ovviamente questo vuol dire che il senso della propria vita uno lo cerca e produce da sè.

D'altro canto mi avvilisce sapere che il senso che ho dato alla mia vita cozza costantemente con il dover lavorare.

Voglio dire, non sarebbe meglio mangiare ogni giorno qualcosa di diverso, leggere ogni giorno qualcosa di diverso, scrivere ogni giorno qualcosa di diverso, visitare ogni mese un paese diverso, far l'amore ogni giorno o con una donna diversa o con la stessa donna in modo diverso*?

Se non si capisce, mi è ritornata l'insonnia.




*(a seconda di cosa preferite, io credo la seconda, pun not intended)

5 commenti:

byfluss ha detto...

Ci vorrebbe una virgola tra le parole "vita" e "cozza"...
Ma anche un punto dopo "cozza"...

Luciferasi ha detto...

Sono felice che manchi il senso della vita, ci sono meno possibilità che gli altri ti rompano i coglioni. Ci sono già abbastanza cose "da fare" senza che ci sia un libretto di istruzioni ufficiali. Inoltre è un ragione di invidia in meno per la gente, verso chi lo raggiunge da chi non lo raggiunge.

B4ldo ha detto...

oddio...apa con l'insonnia nooo.
Apa te lo do io un senso della vita: picchiare selvaggiamente Alcor finchè non la smette di mangiarsi le dita. Se ce la farai avrai raggiunto il nirvana e potrai morire in sintonia con l'universo.

Ergonomico ha detto...

Per me il senso della vita sta tutto nelle tariffe Wind.

Alcor ha detto...

Per me il senso della vita è smettere di mangiarmi le dita.