lunedì, febbraio 08, 2010

Back to bad being good or otherwise







C'è un'idea che mi fa pensare che le idee sulle cose non siano mai una bella cosa.
Volevo dire "non siano mai una cosa ideale", ma avrei superato il limite massimo di figure retoriche per frase che mi autoimpongo da sempre, una deontologia rigorosa.

Comunque. Questa idea è che ci sia un percorso, nelle nostre vite.
Nelle nostre giornate.
Ed è un'idea falsa. E dannosa.
Ti alzi, esci dal letto, calpesti qualcosa, l'acqua della doccia è fredda, sei in ritardo, ti contestano l'immondizia, prendi il treno sbagliato ed è una giornata di merda.

Ci vedi trama e ordito di un dio o della sfiga, o delle stelle o del destino o della sorte.
Ci vedi qualcosa dove qualcosa non c'è perché ti pare far comodo l'idea che ci sia qualcosa. E invece ti fa torto.

Poi cambia tutto, fai ottimi affari, incontri gente bella e decente, mangi bene, ti cambia l'umore.
E pari pensare che il disegno sia cambiato.

E ancora sbagli, perchè non è così.
Sbagli perchè ti consoli, ti consoli spegnendo il cervello, come fa l'occhio con la zona cieca, immaginando quello che dovrebbe esserci, ma non percependolo in realtà.

E così sono le idee sulle cose, e ti accorgi che ne hai senza saperlo davvero, a bizzeffe, che ti fottono la verità. Sulle persone, sul tempo, su te stesso e quel che fai.
Pensieri pigri, stereotipi che incanalano le tue energie lungo passaggi mentali spenti e rituali, in categorie abusate e ormai false.

E pensi.
Che scrivi sempre più spesso per piacere invece che per piacere.

A voi scoprire quale sia il verbo e quale il sostantivo.

3 commenti:

byfluss ha detto...

Il primo è il verbo.

Ergonomico ha detto...

Ma per piacere!

byfluss ha detto...

A chi?
Di chi?