Isogashii ne?
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Scusate la lunga assenza, vedo che comunque c'è sempre chi, nella tradizione del blog, sa prendere il mio posto quando impegni lavorativi e personali si fanno impellenti.
Probabilmente dovrei minacciare di mollare il blog un'altra volta, così per almeno 4-5 giorni la gente scriverebbe un post, promettendo mari e monti.
O molto probabilmente ora la gente direbbe "beh, in effetti, c'hai ragione pure tu".
Per questo non lo faccio.
Non lo faccio fino a quando non sarò sicuro che effettivamente è quello che voglio.
Magari d'ora in poi nei periodi di impegno fluorescente comincerò a trattare questo come un blog personale a tutti gli effetti, con post del cazzo su quello che ho fatto, quel che ho mangiato e quel che sto facendo.
Insomma facendo quello che mai avrei voluto fare, e non facendo quello che invece avrei voluto fare.
Guys, show some love. Che nonostante quello che si creda, a me il suono della mia stessa voce, non è che piaccia più di tanto.
Tranne quando canto When we were young. Lì sono un usignolo.
(link per chi ci segue su FB http://youtu.be/8TAHDFlv058)
Cerchiamo ricordarci di chi vorremmo essere.
9 commenti:
Qui c'era una Pasqua da festeggiare (cit.).
E poi oggi ero impegnata in una beatificazione.
La mia.
Spledido post motivazionale, prevedo camionate di post nei prossimi mesi.
Questo video mi fa sempre sbellicare.
Quanto al blog, il silenzio ogni tanto è fisiologico. Secondo me. Ma io non conto, io sono la batterista.
Io vorrei essere quel gran figo del chitarrista.
Figo ma statico.
Il cantante è più figo.
Il più figo è il bassista.
Ma quella seduta dall'altra parte del tavolo, che ondeggia appena, cosa ci sta a fare?
Il più finto è il bassista.
Il più sfigo è il chitarrista.
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