Spedizioni giornaliere
Il pranzo.
Esco con i colleghi, uno dei pochi momenti sociali che condivido con loro.
E ogni giorno è una cosa impegnativa.
Ora, il Giappone ha una concentrazione di ristoranti pro capite che è al limite del ridicolo. La sensazione è davvero che ci siano più ristoranti che gente.
Eppure, ogni giorno, c'è il problema di dove andare a mangiare.
Sono tutti preoccupati, concentrati. Seri.
Dobbiamo andare. Ma dove?
Qualcuno propone qualcosa. Qualcuno mormora altro.
E si va.
Ci si incammina.
Dieci minuti di camminata, ristoranti su ristoranti che passiamo, ignoriamo.
Per giungere a un ristorantino di soba nascosto. A un ristorante coreano che a sapere che esiste fai fatica lo stesso a trovarlo. In QUEL ristorante che fa carne, ma non si capisce che differenza ci sia da quello a due passi dall'ufficio.
E pur chiedendo, non riesco a capire cosa li muova.
Cosa li spinga.
Si lamentano di non sapere dove andare, che non ci sono posti.
Mi guardo attorno e ci sono mille ristoranti, a volerne provare uno al giorno non sarebbero ancora riusciti a provarli tutti.
Dopo 5 viaggi in Giappone. Tre mesi di permanenza e vita gomito a gomito. Libri. Amicizie.
Ancora non li capisco.
Credo che questo posto mantenga giovane il cervello.
4 commenti:
E non solo quello:
http://hurricane_53.ilcannocchiale.it/?TAG=settantenne%20pornostar
(Ricollegandomi anche al post precedente) :P
Ne avevo fatto un post tempo fa :P
Ach! Non ho controllato i post vecchi!
L'infallibile Apa mi ha colto in castagna :P
Tre mesi in Giappone hanno giovato al suo cervello ed alla sua memoria :D
Era comunque appropriato ricordarlo in questo frangente, dai!
Certo.
Dispiace solo trovarti impreparata sui classici.
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