Views from the south
Arrivo a Cape Town dopo un viaggio di 3 giorni su di una Toyota Tazz nera priva di radio e di aria condizionata. Negli ultimi giorni ho dormito rispettivamente in una prigione in mezzo alla foresta e su di un treno abbandonato sulla spiaggia, entrambi situati nel cuore della cultura Afrikaans, quella dei bianchi discendenti dai colonizzatori. La East Coast e` piena di villaggi in cui il fondamentalismo protestante non permette di vendere alcolici dopo le 5 di pomeriggio, e, ovviamente, non di domenica. Ci sono croci luminose giganti ovunque e chiese immense costruite con uno stile a dir poco pacchiano che rasenta il cattivo gusto.
Cape Town mi accoglie con la musica minimal electro e la facciata bourgeois dei palazzi del centro, dei locali fancy di Long Street, dei parchi curati immersi in un circuito di telecamere ultrasofisticato. Noto subito la differenza con la mia citta`: Durban e` caotica, imprevedibile, calorosa e attraente nella sua diversita`. Cape Town e` una citta` europea immersa nella polvere del Sudafrica e giacente nella splendida location tra il gelido dell`oceano atlantico e dei suoi venti, le montagne rocciose e le vallate verde smeraldo.
Aparazzi arriva anche qui.
Si ringrazia Paula, aka The Colombian Dealer, per la presenza ed il supporto.
4 commenti:
Che meraviglia. Grazie a te e alla tua amica spacciatrice. Anche a nome di Apa, che oggi è meno presente del solito perché ha le sue cose.
Splendido reportage. Storie di mazze nere no eh? :)
Grande, RP. Bellissima sorpresa :)
Ma in questo amore saffico c'è spazio anche per un tafferuglio ebanico?
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