Ammissioni di ignoranza e una domanda
A me la musica piace.
Molto.
Ma non so se me ne intendo.
Mi piacerebbe intendermene, ma non lo so.
Mi piace la filosofia di Ergo, che sostiene che qualsiasi musica che ti piaccia ha una propria dignità, persino i Dams, persino i Jefferson Starship.
Mi piace la filosofia di Razzi, elitaria e tassonomica che ordina i generi musicali, li cataloga, per valore, esecuzione; analitica.
Mi piace la filosofia di Thesp, che giudica in base anche ad elementi sociali quali la ricercatezza del pezzo, la propria singolarità e non commercialità, una sorta di bandiera contro il mainstream, un "io sono io e voi non siete un cazzo", un "se ascolti roba che ascoltano tutti sei come tutti".
Ma devo ammettere che una filosofia mia, non so se ce l'ho. Alterno. Un giorno la penso in un modo. Un altro in un altro. Ho 50 Gb di musica sull'HD e mi sembra non bastarmi.
E ci sono due generi musicali che non capisco.
Che non sono proprio in grado di capire cosa distingua una buona canzone da una pessima canzone.
Una grande performance da una schifezza immonda.
E sono il metal e la mazurka.
2 commenti:
Per me, sirtaki e minuetto.
Secondo me è perché sei troppo intelligente. Anche se richiede tecniche e tecnologie incasinate, la musica è un'arte animale, tra le meno concettuali. Una canzone senza testo né titolo può significare qualsiasi cosa, specialmente la mazurka. In fondo i concetti, nella musica, sono poco più che pretesti o didascalie. Tu appartieni alle arti che dicono cose e raccontano storie.
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