domenica, gennaio 08, 2012

Battlefield Tokyo: Fighting Hypothermia

Giappone, Dicembre 2011, io, Razzi e Thesp siamo ospiti a casa di Apa, un algido cubo di vetro e cemento. I tre piani, di cui uno sotterraneo, sono collegati fra loro da vertiginose scale di chiara ispirazione Maya che tradiscono il medesimo sanguinolento scopo. Thesp cerca di comprovarne la pericolosità ergendosi su di una traballante sedia, in prossimità del baratro, con il fittizio intento di cambiare l'inclinazione di un faretto appeso al soffito. Millanta di voler migliorare l'arredamento luminoso della stanza, in realtà è evidente che stia cercando, nel suicidio, sollievo alla glaciazione in atto in quel nudo parallelepipedo di pietra. Purtroppo Apa lo ferma, tuonandogli contro, ed è in quel momento che comincia la disperata battaglia per il calore che, suo malgrado, Thesp non riuscirà mai a vincere davvero.

Lo so bene io che, arrivato a casa di Apa già da qualche giorno, pur avendo cercato di lanciare qualche messaggio subliminale, non sono riuscito a scongiurare un principio di cancrena alle estremità degli arti superiori ed inferiori. D'altra parte, più che girare per casa con due tute addosso, cappucci compresi, e con il cappotto, non ho il coraggio di fare.

Apa ci spiega che in Giappone il riscaldamento non esiste, che ci sono solo condizionatori convertiti a termoconvettori, e stufette elettriche. Quando sottolinea che l'uso dei suddetti è, ironia della sorte, caldamente sconsigliato, a causa della scarsa convenienza in termini di consumo energetico, mi rendo conto che la guerra sarà lunga e feroce. Questo mi viene subito confermato dagli occhi di Thesp che vedo brillare quando, dopo un furtivo e frenetico saettare, individuano finalmente il telecomando del condizionatore.

Misterioso, lontano oriente, pieno di contraddizioni e segreti. Infatti, pur "non essedoci riscaldamento in Giappone", ogni volta che si entra in qualche luogo che non sia la Fortezza della Solitudine di Umegaoka, ci si ritrova in un clima subtropicale, umido ed accogliente come il ventre di una madre. Addirittura, nei viaggi verso Kyoto e ritorno, la temperatura interna dell'autobus raggiunge tale intensità da incenerirmi completamente i peli pubici. Thesp perderà due centimetri di altezza, a Razzi, invece, cresceranno rigogliose piante in testa, effetto poi scomparso in qualche ora, con sua grande delusione.

Ma torniamo alla cella frigorifera di Tokyo. Per combattere il gelo pungente io mi vedo costretto a comprare un pigiama in micropile di nutria e le ciabattone imbottite di vello; Razzi gira per casa sempre dentro al suo sacco a pelo, come se fosse un Pisolone; Thesp, invece, si appropria di tutti i sistemi riscaldanti della casa e crea un suo personale ed esclusivo termo-fortino, tanto che arriviamo a sospettare che la notte dorma con la testa sul piano cottura. La guerra fra lui ed Apa è spietata e senza esclusione di colpi fra telecomandi nascosti e stufette accese all'alba ma, alla fine, quella casa rimarrà un frigidarium. Nonostante tutti i sotterfugi che la mente di Thesp riesce a partorire per aggirare divieti e controlli, la temperatura non si alzerà mai più di mezzo grado celsius.

Così, pur avendo consumato la stessa energia che serve per muovere Mazinga, Thesp non vincerà mai la sua battaglia con il gelo. Pertanto, la mattina quando io, lui ed Apa andiamo in aeroporto per tornare in Italia, decide di lasciare il termoconvettore acceso in modo che, per sommo sfregio, riscaldi quella Ice Lounge in assenza di Apa per l'intero mese successivo.

Fermamente convinto che da tutto ciò si possano trarre importanti lezioni, mi domando quali possano essere.

7 commenti:

hazey ha detto...

Ma Apa non lo soffriva il freddo? O lui si iberna di notte per restare giovine?

byfluss ha detto...

Geloni e buoi dei paesi tuoi.

Ergonomico ha detto...

Apa è la Torcia Umana.

"L'ospite è come il pesce, dopo tre giorni è nel freezer."

byfluss ha detto...

Beh, lui per evitare la puzza dei tre giorni, vi ha cacciato nel freezer fin da subito.
Ma avete controllato il gradiente termico della sua camera?

Ergonomico ha detto...

In camera sua dormivo anch'io, forse faceva anche più freddo che nel resto della casa. A riprova di ciò, Thesp ha accennato a far cambio di giaciglio solo al suo arrivo, guardandosi bene dal riproporre lo scambio per il resto della vacanza. Nel frattempo, io cercavo subdolamente e disperatamente di convincere il Razzi a prendere il mio posto.

Razzi ha detto...

I calcoli renali di Apa si sono magicamente DISCIOLTI durante il suo recente soggiorno a Brescia e questo non può essere un caso.

byfluss ha detto...

Dieta Miramonti.