venerdì, marzo 04, 2011

Achille


Mi ricordo ancora uno dei primi giorni al liceo.
L'inizio dell'Iliade, Achille che piange sulla scogliera e sua madre, ninfa marina, che arriva e lo consola.
Achille che piange perche' gli portano via Briseide, la tradizione lo vuole innamorato, la verita' e' che di Briseide non gliene frega un cazzo. Achille piange perche' ha subito un ordine.
Il suo onore e' ferito, lui e' il piu' figo degli Achei, quindi non puo' subire quest'onta.
Quindi piange.
E chiama la mamma.

Tu dici, ma allora e' un pirla. NO!
Perche' ti spiegano che per gli antichi greci gli eroi dovevano essere esagerati in tutto.
Urlare, ridere, mangiare come dieci uomini.
Amare come mai.
Piangere, dunque, come nessuno.

Sara'.
Ma mettici quello. Mettici che si era vestito da donna per non andare in guerra. Mettici che il personaggio di Achille e' recitato da Brad Pitt che siccome ha i piedi brutti si fa cambiare i calzari e si fa mettere degli stivali... Mettici che non riesce a raggiungere una tartaruga...

Mettici questo ed altro e per me Achille rimane una fighetta.

Ecco l'ho detto.

Una fighetta che se avesse avuto due grammi di cervello in piu' si sarebbe messo una placca, o qualcosa sul tallone e via.

2 commenti:

Montag ha detto...

"Scrivi: 'Rododactilos eos'" (J. Paglia)

Apa ha detto...

Seminatore di cultura.