mercoledì, gennaio 28, 2009

Fire&Water

Scatta una batteria,così sicura e calda,una fumosa chitarra arriva poco dopo...
ascoltandoci leggiamo nel nostro corpo chi siamo e la musica può dirci ogni cosa.

Potere incendiario nel suonare quello dato agli uomini.

Una canzone è una ringhiera che scuotiamo sempre a nervi aperti e non si sradica mai.

Restiamo soli,ognuno con il proprio istintivo orecchio,alla fine di un pezzo e che esso abbia o meno riempito la solita indefinita mancanza,ci abbiamo fatto l'amore,ci ha fatto afferrare la nostra struggente energia.

Un graffio in più...

13 commenti:

byfluss ha detto...

Minchia, che incipit!
PAURA!

Apa ha detto...

Una grande.

Benvenuta a bordo, ha già detto tutto Byfluss.

Ergonomico ha detto...

Non so come sia possibile, firewoman, ma dalle sensazioni che esprimi nella tua prosa sembra quasi che tu abbia assistito ad una sessione mia e di Apa a Rock Band.

Apa ha detto...

Deve essere la parte in cui dice "ci abbiamo fatto l'amore", che te lo fa pensare, Ergo.

byfluss ha detto...

Mah, io propenderei per la parte della ringhiera.

Razzi ha detto...

Ma è quella dei Free?

Papero ha detto...

Ma schiatta, bestia.

Ergonomico ha detto...

Papero, sai bene che io sono il primo a gettarmi a capofitto quando c'è da insultare il Razzi, ma questa volta hai proprio esagerato. Ha solo fatto una domanda. Chiedigli scusa.

Thesp ha detto...

Questa è poesia seborghina senza il risvolto grottesco, vorrei sapere cosa ne pensa Giorgio I.

SAS Giorgio I - Principe di Seborga ha detto...

Secondo me, caro Amico Thesp, manca il risvolto grottesco.

Razzi ha detto...

Si può sapere se il titolo del post è anche quello della canzone o no? Sono curioso.

firewoman ha detto...

Sì,Razzi,il titolo è quello della canzone dei Free!Auguri per il tuo compleanno!!

firewoman ha detto...
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