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Da alcuni giorni, ogni volta che accendo la televisione o mi collego ad internet, vedo sempre delle scene che ricordano tanto quelle di un film.
Una pellicola infarcita di effetti speciali, il regista si è fatto evidentemente prendere la mano.
C'è un terremoto. Fortissimo.
Uno tsunami con onde di dieci metri.
E una centrale nucleare fuori controllo.
Eppure è tutto vero e là in mezzo c'è (spero ancora per poco) una persona che conosco.
Apa.
Vorrei essere d'aiuto, scrivere almeno qualche parola d'incoraggiamento ma non credo di poter trovare le parole giuste.
Forse non ne esistono.
Del resto cosa vuoi dire di fronte a un disastro del genere?
Al massimo posso dare una pacca sulla spalla virtualmente ad Apa, dirgli che sto pensando a lui.. come del resto tutte le persone di questo blog.
Però è sempre troppo poco.
Troppo poco, davvero.
Forse è solo il caso di far parlare il silenzio..
4 commenti:
Bando alle preoccupazioni, banfone e signora stanno tornando.
Cara Ignazio, finalmente puoi fare qualcosa di concreto!
Prendi il tuo fornetto DeLonghi e cucina dei canestrelli, quando sono pronti esci e prendi il treno (cattivo) per Brescia.
Apa sta arrivando.
:)
Torna presto puzzettone!
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