Elogio dell'assenza uguale a se stessea
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Razzi
Come un'eco.
Come quelle assenze che straniscono, che feriscono, che fanno crescere.
Come il muro bianco, su cui puoi dipingere, scrivere.
Come quel mondo di fantasia, in cui la notte, prima di addormentarti, trovi rifugio.
Come quei personaggi di fantasia, mitologici, che sono patrimonio di tutti, ispirazione per tutti, che non invecchiano mai, ma semplicemente resistono al tempo.
Come guarire dalla calvizie.
Come Razzi.
Come cento di questi agiorni amico assente, spunto, musa per tutti noi.
Brindo all'assente ingiustificato, all'umile e al saggio, al gaudente e al risparmiatore.
Al degustatore di sushi surgelato, al musicista, al lettore accanito e al bambino rinnegato.
Al pavido impavido, all'onesto e sincero amico che pero' non c'e'.
Al potenziale.
All'antitetico.
Al latente.
Auguri Razzi. Buon compleanno.
8 commenti:
Auguri!
Brindeo anch'io al Razzi e ai suoi scampoli di assenza.
Auguri, ma gli scampoli, anzi i coriandoli sono di presenza.
Auguri Razzino!
Che i migliori agiorni insieme possano essere ancora quelli a venire, questo 37esimo anno spero di vederti più spesseo.
Auguroni all'alunno che non si presenta mai in classe, al condomino dell'interno 4 che va non mai alle riunioni ordinarie e straordinarie.
Auguroni alla voce che non risponde all'appello ma che a forza di sentirla nominare ti è quasi familiare.
Un po' come mio cugggino, mio cugggino.
Auguroni Razzi!.
Al festeggiato, come al morto ancora caldo, si dedicano sempre parole belle. Eppure non mi aspettavo un post di compleanno così affettuoso. L'augurio che mi faccio è di incontrarvi presto e godere della vostra intelligenza, a Tokyo, Londra, Parigi, Milano, Udine, Brescia, Piacenza... o dovunque capiti. Grazie per gli auguri.
Potresti pentirti di ciò che hai scritto.
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