venerdì, gennaio 21, 2011

Asilo


Una delle prime memorie che ho di me da bambino e' legata al senso di vergogna.
Mi sa che ve l'ho gia' raccontata, comincio a finire gli aneddoti e le riflessioni a loro anesse, cosi' fosse fermatemi pure.

Dicevo, una bambina cantava la sigla di Lady Oscar all'asilo. Ero anche io all'asilo, perche' lo frequentavo, avevo 4 anni, una cosa del genere.
La maestra chiama tutti per dirci quanto era brava questa cazzo di bambina che cantava Lady Oscar.

Fa la sua cantata, e via di elogi smisurati.
Ai quali reagisco tipo con un "E vabe', figa, avesse risolto una disequazione lo capisco, ma minchia ha cantato Lady Oscar, possiamo tornare a giocare?"

Magari meno sagace di questo commento, ma il concetto, per quanto espresso con la rozzezza di un bambino di 4 anni, era quello.

Al che la maestra mi sfido': "Ah si'? Allora cantala tu!"
Io "OK. Qual e' la prima strofa?"

"AH ECCO. NON LA SAI CANTARE. BAMBINI, GUARDATE TUTTI ALESSANDRO CHE NON SA CANTARE LADY OSCAR. ORA ALESSANDRO DOVRA' STARE NELL'ANGOLO A VERGOGNARSI."

Ecco. Questo e' uno dei miei primi ricordi, e assieme a questo noto che sempre, tra i piu' vivi nella mia memoria, ci sono i momenti in cui ho provato vergogna.

Forse questo senso di vergogna cosi' radicato e' cio' su cui ha fatto la propria fortuna il cristianesimo, tutto quel "non son degno, sono sporco". O forse e' il contrario.

O forse ancora questa e' solo una cosa mia, che ho avuto un'insegnante bastarda all'asilo.

E comunque, Maestra Bruna, la canzone comincia cosi' "GRANDE FESTA ALLA CORTE DI FRANCIA, C'E' NEL REGNO UNA BIMBA IN PIU'".
Vediamo se quell'altra tipa, che chissa' in quale discount fara' la cassiera ora, se la ricorda ancora.

4 commenti:

Montag ha detto...

Fermati pure.

byfluss ha detto...

Lol, questa sì che è una rivincita!

Vai, Ale, fagliela vedere!


Ps: non è che poi hai anche il classico diario delle elementari con scritto i nomi di quelli che vuoi "sistemare" da grande, eh?

Thesp ha detto...

Ora è chiara la tua affinità alla cultura giapponese: un acuito senso della vergogna.
Non ricordare come un momento tragico questo episodio, in quella situazione è stato il male minore. Pensa se avessi davvero cantato la canzone.

Ergonomico ha detto...

Io, in questo aneddoto, preferisco notare come tu, pur nella rozzezza del bimbo, mostrassi già sprazzi della tua proverbiale affabilità.