venerdì, settembre 02, 2011

Awareness



Leggevo di questa artista, quella del post byflo incontra ergo, credo. In pratica si e' messa in una stanza e ha detto ai propri spettatori "Ci sono degli oggetti sul tavolo, fate di me quel che volete con quegli oggetti".

Una pistola, una rosa, una piuma, un proiettile, delle forbici, uno scalpello.

Il risultato e' stato che pian piano la gente e' diventata sempre piu' aggressiva. Lo spettacolo, per la cronaca, durava sei ore. Alla fine delle sei ore lei si e' alzata, e sono scappati tutti. Fuggiti.

Crollato il loro mondo di regole condivise, la sospensione dell'incredulita' morale, sono rimasti spaventati dall'idea di un confronto.

Interessante esperimento socio e psicologico direi, anche se non sono del tutto convinto si tratti di arte.

Una storia che ho letto, una scuola d'arte, il professore chiede di mettere in scena una performance art session.

Uno studente si alza, prende una scala, prende l'orologio che era appeso al muro e gli cambia le batterie.

Applausi e discussione.

Durante la discussione arriva il bidello, prende la scala, prende l'orologio appeso al muro e gli cambia le batterie, e poi va avanti con il suo giro, nella prossima aula.

Sconcerto e discussione che si accende in aula, ma allore era arte?
Si lo era, perche alunno X e' un artista e bidello Y invece no.

La consapevolezza rende la cosa differente.

E sono combattuto, perche' da un lato ritengo che la consapevolezza sia l'unica vera virtu' dell'essere umano e forse l'unico valore.

E capisco che sia la consapevolezza del gesto ad attribuire il messaggio all'azione.
Ma ritengo pure che esistano messaggi che esulano dall'intenzione. Soprattutto nell'arte moderna, ma e' vero che e' per questo che mi fa schifo.

Come ritengo pure che esista la consapevolezza dello spettatore.

E inoltre sono convinto che non ci siano limiti al livello di consapevolezza che uno o l'altro puo' avere e che quindi non esista l'atto perfetto, ma solo sciocche approssimazioni. In fin dei conti siamo scimmie ignoranti che si illudono di avere una percezione perfetta di se' e del mondo.

Pensa a me, che sto ragionando e scrivendo una cosa del genere, e poi mi leggera' solo Ignazio.




3 commenti:

Ignazio ha detto...

Letto nulla, sono passata solo per un saluto ^___^

Apa ha detto...

Manco tu!

byfluss ha detto...

Io ho letto e mi sono ricordato di una discussione al liceo col prof. di educazione artistica, quando un mio amico gli ha chiesto se la propria moto, una Laverda 125, fosse un'opera d'arte.