martedì, aprile 28, 2009

Addii






Così arriva il momento.
Si ride, fai ridere, cerchi di fare in modo che la realizzazione sia dolce, molle, un'invasione calda e lenta.

Siamo alla fine della commedia. Per definizione le commedie finiscono bene.
Eppure siamo qua, con quell'amarezza di quando un bel libro, un bel fumetto finisce, e tu ne vorresti ancora, vorresti averne di più. Ma lo sai che non è possibile, lo sai che non ce n'è più.

Saluti tutti. Rimani da solo in ufficio.
Lo stesso ufficio che hai visto crescere cambiare, che hai formato, arredato, sporcato. Quello che era il risultato tangibile di un aspetto della tua vita.

A uno a uno saluti tutti, legati più o meno a quei luoghi, ma nessuno come te che sentivi di appartenere un poco a quei muri, che sentivi che un poco ti appartenevano, quei muri.

Li vedi andar via e sai cosa ti aspetta, quel momento. La solitudine. La pace. L'angoscia.
Il senso di colpa.

E finalmente puoi pisciare nel bagno delle donne.

E lasciare giù l'asse.

E uscirtene con la sensazione di aver fatto tutto quello che potevi, anche se non è bastato.

4 commenti:

Ergonomico ha detto...

Closing time, every new beginning comes from some other beginning's end.
(Semisonic)

Unknown ha detto...

Oggi è passato il tipo che per lavoro raccoglie assorbenti nei bagni degli uffici (poi io mi lamento del mio di lavoro...). Tristemente gli ho detto che non ce n'era bisogno.

hazey ha detto...

ma lui passa un mese dopo, quindi qualcosa di Ali, me o Daniele poteva essere rimasto.

Steba, una domanda: ma l'asse del bagno delle donne è su o giù?

Unknown ha detto...

Non lo so, non entro nel bagno delle donne per rispetto. A prescindere.