Lettere al Direttore
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Lettere al Direttore
Scrive un amico lettore.
Mentre guardavo Lost in Translation per la terza volta, dove Scarlet Johansson è davvero adorabile, e ho realizzato una spiegazione.
Una spiegazione del gesto giapponese, della mossa, non una spiegazione completa ma almeno una indicazione.
Se ci pensa loro per rafforzare un concetto ripetono in modo additivo la stessa parola.
Quindi è normale che se un gesto fa ridere la prima volta quando lo ripeti una seconda volta fa ridere il doppio e se lo ripeti tre volte fa ridere il triplo!
Ciò è molto bello.
Thesp
Caro Thesp, ho trovato subito la sua lettera molto interessante. Per chi non conoscesse le premesse di questa gradita missiva, l'amico Thesp fa riferimento al concetto di "gesto" come propulsore di ilarita' in Giappone, fenomeno piu' volte riscontrato.
La sua teoria, Thesp, e' intrigante e sicuramente fondata ma, temo, in qualche modo parziale.
Lasci che le spieghi quella che e' la mia opinione. Il Giapponese, come lingua, e' fortemene connotata da una decisa componente allusiva. Il metro su cui si basa il concetto di "parlar bene" la lingua da parte di uno straniero da queste parti, per esempio, non e' la sintassi, non e' la grammatica, non e' il vocabolario. Bensi' e' l'intonazione, la gestualita', il ritmo, la cadenza e il verso. Tutti elementi che, se nota, compongono quello che io e lei, nelle nostre sempre gradevoli disquisizioni, abbiamo definito "il gesto".
La comunicazione non verbale qui e' elemento forte, le parole sono vaghe e il gesto le rende definite. Sostanza le prime, forma il secondo.
Ed e' quando il gesto non da' forma ma bensi' la snatura, quando il gesto diventa surreale e convulso, inaspettato e rigido, che nasce l'ilarita'. E la reiterazione, la ripetizione, non fa altro che aumentare il distacco e quindi l'umorismo. Come un solletico.
Distinti Saluti
Apa
5 commenti:
Mostro il dito medio ai lor signori, e rido.
Rido forte.
Temevo che sarebbe finita così, per questo mi ero limitato a inviarti le mie osservazioni per mail.
Oltretutto sei davvero un farabutto: non solo hai lasciato gli errori ma ti sei anche permesso di volgere in deferente il modo in cui mi rivolgo a te.
Timeo apaos et scripta deferentes.
1 Prenditela con il Direttore
2 Io gli errori non li avevo manco visti, perche' io ti guardo con gli occhi dell'amore.
A tirarsela troppo si finisce per strapparla, lo tenga presente, caro direttore.
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