Meccaniche cerebrali
TAG:
Apa,
Menate,
Pensieri sparsi
Sto diventando abitudinario.
Non in cio' che faccio in generale, ma nelle piccole azioni quotidiane. E devo dire che un poco la cosa mi spaventa.
Il mio cervello, asfissiato da task di alto livello, cerca di liberare la propria RAM associando a piccoli gesti delle meccaniche automatiche che si sviluppano a livello quasi inconscio.
Non ci sono abituato, convinto come sono che la piu' alta delle virtu' e delle qualita' sia la consapevolezza, ho sempre prestato la massima attenzione ad ogni cosa, provando persino un certo tipo di fastidio fisico quando non mi e' stato possibile in passato.
Paragonabile ad una goccia di sudore che scivola lungo la schiena e si infila con precisione nella cavita' delle natiche.
O alla sabbia nelle mutande.
Per dire, in vita mia, non ho mai perso quasi nulla. Solo cappelli.
Inoltre sono per natura caotico e disordinato, nella mia vita, e complicatamente sistematico nel mio modo di ragionare, alterno a singhiozzo zoom e grandangolo, lucidita' a emotivita' e analisi ed intuito. In modo convulso ma in un certo modo, per me, sensato. Consono.
Piu' o meno coscientemente alimento l'officina del mio stress e della mia ansia, con la mia stessa natura.
Per questa ragione, per disabitudine, per natura, spesso i meccanicismi li incasino di brutto. Come appunto i cappelli. E ora mi ritrovo ad aprire chiudere casa e infilare le chiavi nella tasca della borsa senza riflettere. La PASMO per la metro me la gioco tra borsa e tasche a seconda della tappa nel mio tragitto quotidiano e l'alterno con il badge dell'ufficio. Stessa cosa con il portafogli.
Per ora non e' successo nulla, ma non ho controllo, e nessuna fiducia in me stesso, su tutte queste e mille altre azioni quotidiane, potrei invertire i fattori. I tempi. Gli oggetti con i soggetti.
Ma quello che temo di piu' e' quando verra' il giorno in cui piscero' prima di averlo tirato fuori.
(il finalino)
5 commenti:
Finalino libera tutti, il finalino è come la rispostina facile nei sondaggi, è l'isola di salvezza. Amo il finalino, ma solo per abitudine.
Ma non era Montag, quello del finalino frizzante?
Lui e' quello che "il finalino frizzante manco sa dove sta di casa" [cit. J.Hazey]
Don't stop don't give up!
Non ricordavo di avere usati parole così dure.
Comunque confermo.
Posta un commento