Yatta
Udine, Far East Film Festival. Tanti film, alcuni belli, altri meh.
L'ultimo film che vediamo è Yattaman, di Takashi Miike. Basato sul famoso cartone animato, ne è una fedelissima rappresentazione, lo cita, lo culla, lo fa emergere nelle idiosincrasie. Il protagonista è un coglione, la sua amichetta una svampita, le storie surreali. Ironia, autoironia, citazioni, persino le canzoni, persino il finale.
E a Razzi piace. Non capisco perchè, non ha mai visto il cartone. Ha smesso di vedere cartoni a 8 anni perchè da sfigati...
Come fa a piacergli? Come può apprezzare, capire... Per un po' credo sia un atteggiamento, come ha scelto cosa non gli doveva piacere, così sceglie quel che gli piace, il film, dopo tutto, è di Takashi Miike. Conoscere Miike, fa figo. Eppure c'è qualcosa, qualcosa nel sorriso del Razzi che mi dice che non è così.
Poi vedo questo video. E mi si apre un mondo.
3 commenti:
il video rappresenta il mito dell'uomo giapponese nudo, sempre meglio di un raduno leghista.
I nuovi Village People!
Era ora!
Solo che hanno subito litigato per chi doveva essere chi e quindi niente costumi.
Provo un intenso, inesplicabile disagio di fronte alle gesta di questi 6 uomini nudi.
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