domenica, maggio 31, 2009

Degenerazione linguistica





Mi è sempre piaciuto tantissimo il verbo "apparecchiare". Mi è sempre sembrato uno di quei verbi il cui senso puro supera il senso comunemente accettato.
Una versione spuria e giocherellona di "parare" latino. E odio, decisamente odio, come ormai "apparecchiare" significhi praticamente solo preparare la tavola.
È un segnale di un declino linguistico implacabile e vorticoso, la diffusione dell'alfabetizzazione, la televisione, la cultura "globale".

Non sono di quelli che odia le nuove parole o gli aborti linguistici tipo "taggare" o "downloadare", riesco a riconoscere la funzionalità di un'espressione semantica, ma appunto, per quanto a volte fastidiosi, riconosco come i neologismi portino una forma ricchezza. Provo invece sincero sgomento quando invece l'ignoranza diffusa mi depaupera di millenni di cultura, di stratificazioni di senso depositate, adagiate su un letto fatto di suoni e di correlazioni.

Adoro le parole, adoro il concetto di parola, adoro questi scrigni fantastici di energia semantica. Di certe parole ricordo ancora quando le ho sentite la prima volta, quando il loro significato mi giungeva nuovo, confuso, come un solletico.

Bene, è ora che mi apparecchi a questa giornata e che mi alzi da questo letto.

sabato, maggio 30, 2009




cosa fare se amici e colleghi non vogliono saperne nulla di venire in palestra con voi? Non resta che ricorrere al migliore amico tra tutti gli amici, il più fedele e sincero che si possa desiderare: il proprio cane.

Non viviamo in un regime.







So che non tutti sono in grado di seguire quel che succede nel nostro paese. Giusto per rendersi conto di cosa succede in Italia, così, senza polemica.

giovedì, maggio 28, 2009

L'ospedale galleggiante




1) Va bene, ne parlo. Una mia amica aveva un cane dal nome orrendo, Kimba. Un Beagle grasso e torello, viziato e puzzava un po'. A questo cane però io gli volevo bene perché alla fine era pur sempre un cane. Insomma, io ero nella villa al mare della mia amica e lei si era allontanata. Io ero rimasta sul patio con Kimba e cercavo di fare amicizia, anche se lo conoscevo da un pezzo. Non so come, lui ebbe il sopravvento su di me e io mi trovai sdraiata a terra con lui che cercava di possedermi. La mia amica arrivò e iniziò a ridere, non è che cercò di aiutarmi, no, rideva. Poi fui liberata.
2) Ultimamente qualcuno è entrato nella mia posta elettronica e ha mandato spam a tutto il mio indirizzario. Mi sono pure auto-spammata. Siccome mi sono sentita in colpa per tutta la spam che ho mandato in giro, una notte ho sognato che arrivavo in un grande ospedale su una nave enorme e correvo per i corridoi col cuore in gola. Arrivavo davanti a una porta e vedevo mia madre che mi diceva che il Razzi era in fin di vita. E poi aggiungeva che la sera prima aveva mandato dei messaggi di spam poco chiari e quindi stava per morire. Mi sono svegliata un po' angosciata.
3) Capri è bellissima e voglio andare a vivere su un'isola.
4) La vita talvolta fa schifo ma non ci si può far nulla.
5) Non è vero che non so come è successo, il fatto è che mi ero seduta per terra per far vedere a Kimba che io ero al suo livello, cioè proprio per terra, che non c'era distanza tra di noi. E lui si è approfittato così delle mie buone intenzioni e mi è balzato addosso.
6) Oggi c'è vento ma era bello ieri l'odore di pioggia.

Let's make Timmy feel like he belongs!






"Facciamoci una bella foto per far sentire il povero Timmy parte del gruppo."

La paura





Non so quanti di voi abbiano assistito alle irresistibili scene di Razzi di fronte ad un film horror.

Scene del tipo
"Beh, si e' fatta una certa. [dieci e mezza, NdA] Sono stanco vado a letto."
"Adesso cambiamo film."
"Allora rimango."


O come cerchi, subito dopo, di convincerci che il suo stato di agitazione, che quel terrore liquido che vedi nei suoi occhi, sia dovuto all'utilizzo di sostanze stupefacienti.


Si caga in mano, si dice da noi. È spaventato a morte. In modo spropositato.

Poi pero', ancora una volta, ho visto questo video e ho capito. Ho capito che certi turbamenti, certe sensibilita', ce li possiamo portare avanti fin dalla nascita.





EMBED-Kid Scares Mom Into Labor - Watch more free videos

martedì, maggio 26, 2009

Ogni tanto, un po' di serietà





In fin dei conti le elezioni europee si avvicinano.

Il peso delle scelte e l'equilibrio





Periodo strano, settimane strane.
Come il Razzi cantava, stringhe strane. Ma non lo canta più.
La settimana scorsa ero a Gibilterra, tre giorni di passione, sofferenze, torture. Non ero alla riunione annuale amanti del Sadomaso, un semplice colloquio.
Forse ve ne parlerò.

Viaggio da solo, incontro gente, mi aggiro per la città. Riassaporo quella solitudine che trova quel riscontro fisico, non è una parola, è la realtà. Solo, sconnesso da quelle che sono le mie abitudini. Case in stile marocchino, abitate da spagnoli, poliziotti inglesi. Decido quindi di cenare in un ristorante argentino, pare solo logico, mentre comincio un nuovo libro. Giapponese.

La giornata è stata dura, spossante. Non fosse solo per il colloquio, ma anche per quel mare che sa di oceano, il vento, il sole, la gente. Cose che logorano e fiaccano un uomo di pianura come me.

Seduto, nella semi oscurità apro il mio libro, mentre inghiotto del burro al peperoncino scambiandolo per del salame, maledicendo il mio daltonismo e il buio.

"After Dark", di Murakami. Parla di gente che conosco, di gente che mi manca, di quegli sconosciuti distanti e quasi incomprensibili, e mentre leggo, fingo di non capire lo spagnolo e mangio una bistecca che non saprò mai terminare mi rendo conto di come io mi stia pian piano collocando sulla traiettoria di impatto con la mia vita, con la realtà. Piano piano, a mia stessa insaputa, muovendomi di nascosto come se ingannarmi fosse l'unico modo che io abbia per rirpendere il controllo.

E non è panico, ma chiarezza, quella che mi assale. Ed è ben più soffocante.

lunedì, maggio 25, 2009

Gatti, cani...




Davvero, potete dire quel che volete. I gatti sono simpatici, buffi, divertenti. Misteriosi, come piace dire al Razzi. Ma l'amore di cui e' capace un cane...


EMBED-Puppy Love - Watch more free videos

sabato, maggio 23, 2009

Asia, amore...






Te l'ho detto che e' finita. Mi fa piacere che ti ricordi di come con così tanto affetto da tatuarti il 23 sul collo ma...

Mi spiace.

Fattene una ragione, te ne prego.

Piccoli problemi di cuore...





EMBED-I Won A Math Debate - Watch more free videos

Quando guardo certi filmati, mi piace pensare "cosa avrei fatto al posto suo?"

Poi ci penso, che domanda scema, io non ho un SUV.

giovedì, maggio 21, 2009

martedì, maggio 19, 2009

L'amore



Chi di voi, chi, non ha mai avuto il dubbio di aver conosciuto l'amore.

Beh, signori, ve lo presento, nudo, crudo, spietato.

Nel modo più cinico possibile.



E hai voglia di cercare l'amore per le strade, tra la gente, nella vita.
Come sempre, le migliori sono già prese.

lunedì, maggio 18, 2009

A picture is worth a thousand words






Alla mortaccia mia

Gran sconforto per Papero. Non sono morta, ma sono ogni giorno un passo più vicina ad essa. Come lo sei tu. Come lo è Apa. Ma non il Razzi.

Eugene Terreblanche è il capo degli Afrikaaners, dei Boers, di quelli che odiano i neri, gli inglesi, gli indiani, i cinesi, chiunque non sia di razza caucasica, proveniente da una fattoria, amante dei fucili e protestante.



Un piccolo pezzetto di società Sudafricana.
Mentre l'inverno inizia qui. La pioggia ed il vento. E il mio corso di Afrikaans inizia tra 2 settimane. Per lavorare nelle fattorie devi conoscere la lingua del fattore. Anche se i fattori dell'equo solidale sono più sympa e spero non cercheranno di piantarmi una pallottola nella schiena. Come farebbe Papero.

domenica, maggio 17, 2009

Yatta






Udine, Far East Film Festival. Tanti film, alcuni belli, altri meh.


L'ultimo film che vediamo è Yattaman, di Takashi Miike. Basato sul famoso cartone animato, ne è una fedelissima rappresentazione, lo cita, lo culla, lo fa emergere nelle idiosincrasie. Il protagonista è un coglione, la sua amichetta una svampita, le storie surreali. Ironia, autoironia, citazioni, persino le canzoni, persino il finale.

E a Razzi piace. Non capisco perchè, non ha mai visto il cartone. Ha smesso di vedere cartoni a 8 anni perchè da sfigati...
Come fa a piacergli? Come può apprezzare, capire... Per un po' credo sia un atteggiamento, come ha scelto cosa non gli doveva piacere, così sceglie quel che gli piace, il film, dopo tutto, è di Takashi Miike. Conoscere Miike, fa figo. Eppure c'è qualcosa, qualcosa nel sorriso del Razzi che mi dice che non è così.

Poi vedo questo video. E mi si apre un mondo.

sabato, maggio 16, 2009

Auguri perduti






Tanti cari auguri alla nostra RP, assente, assenteista, dispersa nella landa degli afrkiaans.

Ma c'è chi non si dimentica di te. Io
E c'è chi si dimentica di te, il Razzi.

Ad ogni modo, spero che ti stia andando tutto bene, e con questi auguri ti mando pure un bacio.

mercoledì, maggio 13, 2009

Il momento di gloria di Toby







Babuinette di Maggio.
Un omaggio al ritorno di Mak.

martedì, maggio 12, 2009

lunedì, maggio 11, 2009

Chiome





Niente da fare.
Non so come sistemare i miei capelli.
Sono stanco di tagliarmeli corti, ma se li lascio crescere sono tanti, troppi per pettinarli, sistemarli, ho una chioma leonina, selvaggia incontrollabile.

Hanno fusti rigogliosi, robusti, eppure sono morbidi, lisci, lucenti, con quel colore biondo castano, quei ricci accennati, le donne li adorano, mi chiedono sempre di farli crescere.

Ne parlo qui, perchè so che c'e' gente che mi puo' capire.




E anche un po' per chiudere questa storia sulla calvizie del Razzi, cioè, dai, diciamolo, è stata fin troppo cavalcata e comincia a non far ridere.

sabato, maggio 09, 2009

Panta rei





Da mesi la liquidità del tempo, nel suo scorrere, è diventata impetuosa.
Ogni attimo aveva una qualità strana, quel sapore, quel retrogusto di momento di routine che vivrai per l'ultima volta.
Come la fine della scuola, ma con maggiore consapevolezza, maturità.
Ed è strano sentire che i cicli, le onde sulle quali ti eri cullato, si stanno pian piano frangendo sugli scogli, morendo assorbite sulla spiaggia.

In questi giorni poi la sensazione è diventata persino più intensa, pungente. Anche a casa mia, anche nel mio letto. La mia mente, il mio corpo, sono tesi in un parossismo appercettivo volto al controllo di ogni senso, all'estensiva analisi di ogni percezione.
Quasi volessi immagazzinare il più possibile.
Prima della nuova marea.

venerdì, maggio 08, 2009

Il prezzo dell'orgoglio






Una domanda.

Quanto può valere, per voi, l'orgoglio?
Mi spiego.

Come sapete hanno chiuso il mio team per motivi puramente di facciata, come se fossimo numeri, su cui tracciare una linea.
I miei colleghi, i miei amici, sono già stati licenziati. Io pure, ma hanno bisogno di me fino al 15 giugno, quindi mi pagano questi due mesi in più.

Ieri il gran capo della localizzazione ha indetto un'assemblea plenaria, per comunicare le direttive, gli obiettivi del prossimo anno fiscale.

Tra i vari punti, questi:

Sviluppare le figure professionali dei nostri esperti di localizzazione e identificare, riconoscere, valorizzare, far sentire apprezzati, insignire gli "high performer".

Ora.
A me sembra una presa per il culo gigantesca e un'offesa personale, per i miei amici, quasi insopportabile.

Mi spiego. Capisco e accetto il licenziamento, capisco le dinamiche, la logica per quanto assurda, non me ne lamento come di un'ingiustizia, al massimo me ne lamento come di una cosa stupida.

Ma questa cosa.
Questa cosa mi fa veramente sentire preso per il culo.

E mi domando, e vi domando, finalmente, mandarli a fare in culo, saperli incapaci di fronte alle registrazioni di Fifa, di fronte a fatture, gestione vendor, e quant'altro... vale i duemila euro che ancora mi darebbero se mi fermassi per un altro mese?

giovedì, maggio 07, 2009

animal bestiality - a grande richiesta

Approfitto della ormai proverbiale assenza del Razzi per postare il suo video preferito, in grande banfa.

Momenti tipici per prodotti topici





Premetto che la foto non c'entra un cazzo. Ma dopo un lungo periodo di silenzio, per i ritmi soliti di questo blog almeno, un po' di tetta decadente ci sta bene, anzi ci vuole.
In questi giorni sono tornato a Milano, per le registrazioni di Fifa. Ed e' bello notare che non cambi mai un cazzo.
C'e' la vecchia che mi si avvicina e mi legge tutti gli arrivi.
Ci sono i treni in ritardo.
Gente che si azzuffa per un posto.
C'è il negro che non sa a che binario aspettare.
Un tizio che durante tutto il viaggio in treno oscila stringendo nervoso una valigetta e mormorando frasi sconnesse.
E proprio mentre penso che morirò così, esplodendo per la bomba di un pazzo minorato, ho un'illuminazione, un'epifania.

Sono un turista.

Quel mondo che mi era appartenuto fino a ieri, quel mondo nevrotico di pendolari e lavoratori o studenti con la vita in prestito, quei finti viaggiatori, non mi appartengono più.

Sono seduto. Sul treno. Viaggio. Sono nel presente. L'attimo è concreto, vissuto, scorre a tempo regolare, il paesaggio scorre dal finestrino ed è reale. Lo spostamento, è reale, palpabile, percebibile.

Quei non luoghi, quei non tempi, a cui ero abituato, con cui mi riconciliavo quasi quotidianamente, sono usciti dalla loro dimensione, ora sono nella realtà.